Da qualche giorno si sente parlare del cosiddetto fascistometro, un test composto da 65 domande inventato dalla scrittrice michela murgia e pubblicato a margine del suo ultimo saggio intitolato Istruzioni per diventare fascisti. In pratica, l’intenzione della letterata, notoriamente vicina alle posizioni politiche della sinistra, è quella di misurare provocatoriamente il grado di fascistizzazione del lettore. Un gioco che non è stato visto da molti come tale. Tra questi c’è Andrea Scanzi. Il giornalista del Fatto Quotidiano giudica infatti l’invenzione del fascistometro come “l’ultimo passo verso il ridicolo della cosiddetta sinistra italiana”, divenuta ormai troppo radical chic.

Per questo motivo, Scanzi propone il suo personalissimo sinistrometro, volutamente composto da 65 domande come il test della Murgia.

Il fascistometro di Michela Murgia

Il cosiddetto fascistometro, come già accennato, è un test inventato da Michela Murgia che consentirebbe di misurare il grado di apprendimento dei fondamentali del credo fascista nei lettori del suo ultimo libro, Istruzioni per diventare fascista. Si tratta di 65 tra frasi, slogan e luoghi comuni da “spuntare”, consiglia la stessa Murgia, per capire quanto si è fascisti. Si va dalla immancabile sugli immigrati “non abbiamo il dovere morale di accoglierli tutti”, al più classico “i bambini facciano i bambini e le bambine facciano le bambine”.

Oppure, tanto per fare qualche altro esempio, “i giornalisti sono tutti servi del potere” o la salviniana “è finita la pacchia”. Al termine del lungo percorso si può facilmente calcolare il livello di fascismo raggiunto.

Il sinistrometro di Andrea Scanzi

Una iniziativa, quella della Murgia, accolta certamente con poco spirito da Andrea Scanzi.

Il popolare volto dei talk show tv parla, come detto, di “ultimo passo verso il ridicolo della cosiddetta sinistra italiana”, perché non si tratta di “ironia”, ma solo di “spocchia”. A suo modo di vedere, invece, dal test traspare la convinzione dell’intellighenzia di sinistra di essere “superiore al vile volgo”. Per questo Scanzi propone il suo sinistrometro che contiene alcune affermazioni “volutamente identiche a quelle del fascistometro” perché, spiega, “spesso il ‘Giusto di Sinistra’ è più fascista dei fascisti”.

Ecco alcune delle domande contenute nel sinistrometro: “Ha ragione Potere al Popolo, il vero problema del femminismo contemporaneo è Chiara Ferragni”, “La tv di qualità per me è quella che fa Fabio Fazio”, “Prima di Saviano credevo che la malavita fosse un’invenzione di Francis Ford Coppola”. Insomma, tutto il repertorio della cosiddetta ‘sinistra radical chic’.