Il premier Conte e Papa Francesco si incontrano in un colloquio privato lungo ben 45 minuti. Novità assoluta, dal momento che di solito simili incontri si svolgono anche alla presenza degli altri ministri e accompagnati da una lunga preparazione. I due hanno dialogato di migrazioni, disuguaglianze sociali, problemi ambientali e pace.
Incontro inatteso tra Papa Francesco e Giuseppe Conte
Nella mattinata di ieri si è svolto un incontro del tutto inatteso tra Papa Francesco e il Primo Ministro Giuseppe Conte. Questo evento ha sorpreso tutti per il modo del tutto nuovo in cui si è svolto e per il lasso di tempo che è durato.
L'incontro "di cortesia", come è stato definito, ha avuto infatti una serie di elementi che lo hanno reso profondamente diverso da quelli comuni con tutti gli altri capi di stato, precedenti o esteri. In passato le udienze del Papa erano sempre annunciate con grande anticipo ed erano accompagnate da delegazioni molto nutrite, senza contare anche il gran numero di giornalisti che seguivano l'incontro.
Inoltre, al termine delle udienze, si teneva sempre un comunicato finale del Papa assieme al cardinale segretario di Stato.
Nel caso di Giuseppe Conte invece le cose sono andate in modo diverso. Il Premier ha annunciato la visita poche ore prima e si è presentato solo, assieme soltanto all'ambasciatore italiano della Santa Sede, Pietro Sebastiani. Non c'erano ministri al seguito e l'udienza si tenuta in un ambito strettamente "privato".
I temi affrontati da Papa Francesco e Conte
Conte, al termine dell'incontro, ha scritto su Facebook di aver dialogato con il Papa sui principali temi che interessano al momento la scena Politica: migrazioni, disuguaglianze, problemi ambientali e pace mondiale.
L'obiettivo finale, come sempre, è quello di lavorare per il benessere sociale ed economico della popolazione.
Alla fine della visita il Primo Ministro ha donato a Papa Francesco un'edizione antica della Divina Commedia arricchita di illustrazioni e con i commenti di Niccolò Tommaseo.
L'incontro è andato a coincidere con un periodo particolare, dal momento che si sono riaccese aspre polemiche tra il Vicepremier Salvini e "Famiglia Cristiana". Il celebre giornale cattolico, assieme ad "Avvenire", aveva criticato aspramente le politiche migratorie del governo volute in particolare dalla Lega, e Salvini aveva risposto che quei giornali celavano uno spirito di sinistra.