Continua la protesta dei Gilet Gialli in tutta la Francia. Ad uno dei tanti blocchi stradali organizzati, si è verificato un incidente dove una donna purtroppo è morta. Intanto la protesta inizia a delinearsi più chiaramente: diffuse tramite un comunicato stampa le quattro principali richieste per una partecipazione più attiva e democratica della popolazione alla vita Politica.
I Gilet Gialli continuano la protesta
Anche oggi, come già avvenuto nelle settimane scorse, la protesta continua. Si sono già avuti degli scontri, in particolare a Parigi.
Secondo le autorità, sarebbero ben ottomila gli agenti schierati nella sola capitale, mentre in tutta la Francia ammonterebbero a circa 69mila. Questi numeri sono lievemente inferiori a quelli della settimana scorsa, ma Laurent Nunez, sottosegretario dell'Interno, ha affermato che i poliziotti sono ancor più motivati.
La situazione non accenna dunque a raffreddarsi, nonostante ormai sia passato un mese dall'inizio delle proteste. Le autorità francesi non sembrano aver trovato ancora un modo per sedare gli animi.
Muore una donna a un blocco stradale
Da poco è giunta notizia che in uno dei tanti blocchi stradali organizzati dai Gilet Gialli purtroppo una donna è morta. Sembrerebbe che la vittima era in moto con il marito e, quando hanno incontrato il blocco, hanno fatto inversione per tornare indietro.
A quel punto la sfortuna ha voluto che lì si trovasse a transitare un veicolo. Quest'ultimo non ha fatto in tempo ad evitarli, con le tragiche conseguenze di cui sopra.
La 40enne dovrebbe essere morta sul colpo. Questa è la settima vittima legata in qualche modo alla protesta dei Gilet Gialli, ma pare chiaro che stavolta si sia trattato solo di un tragico incidente.
Le richieste dei Gilet Gialli
La protesta assume però contorni sempre più netti e determinati. Pur non essendoci dei reali leader a capo della protesta, nella giornata del 13 dicembre è stata organizzata una conferenza stampa per diffondere le richieste del movimento. Il luogo in cui si è svolto l'incontro è stato la "Salle du Jeu de Paume", luogo non casuale, poiché fu lo stesso dove durante la Rivoluzione Francese, nel 1789, i deputati del terzo stato fecero giuramento di non separarsi sino a quando il popolo non avesse ottenuto maggiori poteri.
A presentare le idee dei Gilet Gialli sono stati in tre: Priscilla Ludosky, Eric Drouet e Maxime Nicolle. Le richieste sono state quattro (rilanciate poi sul web per valutare in quanti sarebbero a favore):
1 - La richiesta di un referendum di iniziativa popolare per dare inizio a un sistema di democrazia partecipativa (per ora 28mila a favore e 985 contrari).
2 - La nascita di un'assemblea di elettori estratti casualmente e aventi il compito di proporre temi per referendum di interesse popolare (54mila a favore e 2422 contrari).
3 - L'abbassamento delle tasse sui servizi primari, come gas, elettricità, acqua, ecc (22mila a favore e 466 contrari).
4 - La forte riduzione degli stipendi e dei privilegi degli uomini del governo (24mila a favore e 421 contro).
Le richieste hanno una chiara impronta popolare, ed è sempre più evidente che questa protesta (come già accennato nelle settimane scorse) richiama alla mente le idee e gli stessi sentimenti che in Italia hanno portato alla nascita del M5S. Bisognerà adesso capire se Macron aprirà a queste proposte, o se invece vi si chiuderà totalmente, scatenando con grandi probabilità ulteriori mal di pancia nella popolazione.