L’ultima puntata di Dimartedì, il talk show condotto da Giovanni Floris in onda tutti i martedì sera su La7, ha visto alternarsi in studio, come spesso accade, innumerevoli ospiti. Tra questi c’erano anche l’ex presidente della Camera Laura Boldrini, la ladylike del Pd Alessandra Moretti e i due direttori, rispettivamente de La Verità e Il Giornale, Maurizio belpietro e Alessandro Sallusti.

I quattro sono stati invitati da Floris per discutere di immigrazione, di diritti (soprattutto quelli di donne e gay, visto che a Verona sta per aprirsi il tanto criticato Congresso delle Famiglie). Come era logico aspettarsi dunque (e forse architettato dallo stesso conduttore), gli ospiti hanno iniziato a comportarsi come galli nel pollaio, finendo per dirsele di tutti i colori.

Laura Boldrini: ‘Immigrazione non è un problema’

Parlando di immigrazione e del recente caso della possibile concessione della cittadinanza a Ramy e Adam, i due eroi del bus di San Donato Milanese, è Laura Boldrini ad esprimere per prima la sua opinione.

“In Italia l’immigrazione non è un problema, anche se io sono favorevole a riportare indietro chi non ha diritto di stare qui”, ha dichiarato la parlamentare di LeU, ricevendo subito una risposta secca da Maurizio Belpietro: “L’unica a non essersi resa conto che è un problema è lei”. A dare manforte al collega ci pensa anche Alessandro Sallusti, secondo il quale la Boldrini “parla come Salvini”, visto che si era appena detta favorevole all’espulsione dei clandestini. A questo punto, anche se non si capisce bene perché, Alessandra Moretti spara la sua prima frase ad effetto. “La luna di miele di Matteo Salvini con gli italiani ha le ore contate”, sentenzia la veneta, ex parlamentare europea. Tema immigrazione chiuso poi col botto dalla indomabile Boldrini, la quale mette un carico contro il leader leghista che “fa un po’ ridere” perché avrebbe accondisceso come un “sovrano” alla concessione della cittadinanza a Ramy.

La colpa del Pd e dei governi Renzi e Gentiloni, invece, secondo lei è quella di “non aver fatto la legge sullo ius soli”.

Il congresso delle Famiglie di Verona fa esplodere la bagarre

Passando ad un altro argomento, quello dei diritti civili, gli illustri ospiti di Dimartedì sono chiamati da Floris a discutere del Congresso delle Famiglie che si terrà a Verona nel prossimo fine settimana. “Scandaloso che a un tale Congresso vadano esponenti del governo”, rompe subito il ghiaccio la Boldrini, visto che si mettono apertamente in discussione i diritti acquisiti da donne (aborto compreso) e gay. La pasionaria della sinistra italiana ribadisce anche di non voler vietare a nessuno di esprimersi, ma ormai è troppo tardi perché il duo formato dai terribili Sallusti e Belpietro la accusa di aver partecipato a numerose iniziative di parte quando ricopriva il ruolo di presidente teoricamente super partes della Camera.

“Lei mi sta offendendo”, risponde una piccata Boldrini a Sallusti. In suo soccorso accorre però la Moretti la quale giudica “imbarazzante il patrocinio” concesso dal governo alla manifestazione e “scandaloso” il fatto che “alcuni ministri della Repubblica come quello della Famiglia Fontana guardino al Medioevo”. Perorazione che non serve ad arrestare la verve di Belpietro che, ormai senza freni, imputa al partito della Boldrini di essere andato “a braccetto con Hezbollah”, di aver accolto il “terrorista Ocalan” e di avr proposto una legge per legalizzare “l’utero in affitto”.