Il cosiddetto caso Russia-gate all’italiana, ovvero i presunti finanziamenti illeciti di Mosca alla Lega di Matteo Salvini. Non accenna a placarsi sui mass media. Ora l’attenzione delle principali testate giornalistiche si è spostata dall’incontro carbonaro tenuto da Gianluca Savoini all’Hotel Metropol di Mosca, insieme ad altri più o meno sconosciuti commensali, alla cena organizzata a Roma, a Villa Madama, lo scorso 4 luglio, in occasione della visita del Presidente russo Vladimir Putin nella capitale italiana.

Savoini, presente all’incontro, sarebbe stato invitato da Claudio D’Amico, parlamentare leghista e consigliere di Salvini per le attività internazionali. Un particolare che, però, non aiuta a fare luce sul fatto che la Lega abbia intascato i rubli russi. Chi, invece, sembra non avere dubbi sulla colpevolezza dei leghisti e, in particolare, del loro capitano, è roberto saviano. Lo scrittore napoletano si dice infatti convinto che l’inchiesta sia solo all’inizio.

Russia-gate, Roberto Saviano punta il dito contro Matteo Salvini: ‘Bisognerà vedere fino in fondo’

Accerchiato da un nugolo di giornalisti a margine del suo intervento tenuto al Piccolo Cinema America (l’ex cinema occupato nel quartiere romano di Trastevere, vicino a piazza San Cosimato), a Roberto Saviano è stato chiesto cosa ne pensi dei “rubli arrivati da Mosca alla Lega”.

Anche se di questi rubli incassati da via Bellerio per il momento non c’è traccia, sia l’intervistatore che l’intervistato vanno sul sicuro. E, infatti, l’autore di Gomorra risponde deciso che, a suo modo di vedere, “dobbiamo capire cosa succederà, bisognerà vedere fino in fondo perché questo è solo l’inizio. È solo l’inizio di un uomo - ribadisce Saviano con un italiano incerto - che chiaramente ha svenduto il suo Paese”. A quel punto lo stesso cronista gli domanda a bruciapelo se consideri Matteo Salvini un “traditore”. Stavolta la risposta è un silenzio che la dice tutta.

Gli ultimi sviluppi dell’inchiesta: Savoini invitato dalla Lega all’incontro con Putin

Per quanto riguarda le ultime novità sul caso Russia-gate, è il quotidiano Repubblica a svelare che la Presidenza del Consiglio, attraverso una nota ufficiale, ha confermato che a invitare Gianluca Savoini all’incontro organizzato tra il governo italiano e Valdimir Putin a Villa Madama lo scorso 4 luglio, fu un esponente della Lega.

Si tratta di Claudio D’Amico, parlamentare del Carroccio e consigliere di Matteo Salvini per le attività strategiche di rilievo internazionale. Sarebbe D’Amico, infatti, l’uomo incaricato di tenere stretti rapporti con i russi. Comunque sia, il Premier Giuseppe Conte ha preso nettamente le distanze da Savoini, confermando di non averlo mai conosciuto personalmente.