Nella giornata di ieri grande commozione per quello che è stato il saluto finale di Matteo Salvini ai dipendenti e allo staff del Viminale: tra saluti, selfie e applausi il leader della Lega però assicura che questa sarà solamente una fase di passaggio, e testimonia come molte persone gli abbiano confessato il proprio affetto. Nel frattempo nei sondaggi il leader del Carroccio perde punti percentuali nei consensi, mentre Giuseppe Conte sembra essere il politico più apprezzato dagli italiani.
Le parole di Matteo Salvini
Nella giornata di ieri Matteo Salvini, ministro dell'Interno e leader della Lega, ha tenuto un incontro al Viminale per salutare i dipendenti e gli impiegati e, nel corso della sua diretta su Facebook, non ha nascosto il grande affetto che gli è stato manifestato nei suoi riguardi: "Molti poliziotti e carabinieri mi scrivono che sarò sempre il loro ministro". E assicura che l'esperienza del governo giallo-rosso sarà solamente una parentesi. "Io gli ho detto 'prendetela come una fase di passaggio'".
Racconta di aver visto lacrime e ha chiesto "di trasformare le lacrime in sorriso".
Dice di capire la rabbia che si prova di fronte alla nascita del governo Conte Bis: "capisco la rabbia di vedere nascere questo governo senza senso".
La strategia di Salvini
Nel frattempo, in attesa di conoscere chi sarà il sostituto di Salvini all'Interno, la Lega è pronta a far battaglia all'opposizione.
Salvini critica il futuro governo, un esecutivo a suo avviso voluto dai piani alti di Bruxelles, "voluto da Francia, Germania e Ue". Poi prosegue: "Prima o poi si dovrà tornare al voto e allora noi vinceremo".
Salvini infatti è convinto che la tenuta di questo nuovo esecutivo sarà molto precaria e non arriverà fino alla fine della legislatura, secondo lui sarebbe un governo che nasce solo da gruppi accomunati dall'odio e dal risentimento verso la Lega e verso la sua persona: "Renzi e Di Maio non sono d'accordo su niente", accusa il leader del Carroccio.
Nella giornata di ieri lo stesso Salvini non ha presenziato alla delegazione che avrebbe dovuto incontrare il premier incaricato Giuseppe Conte, e nemmeno i capigruppo di Camera e Senato della Lega. Hanno partecipato soltanto due sottosegretari della Lega, Claudio Durigon e Lucia Borgonzoni.
Per il segretario leghista intanto, andando a vedere gli ultimi sondaggi, sembrano scendere i consensi: secondo l'ultimo sondaggio Piepoli infatti il nome di Matteo Salvini per l'incarico di Presidente del Consiglio viene dato al 20%. Ben altre cifre per Conte, che ha il 55% delle preferenze e rimane il politico di cui gli italiani si fidano maggiormente durante questa crisi di governo.