A pochi giorni dall'insediamento a Palazzo Chigi, il Presidente Giuseppe Conte sta preparando il programma da inserire nella prossima Legge di Stabilità sulla quale si inizierà a lavorare ad ottobre. Intanto, nella mattinata di oggi, lo stesso Premier ha incontrato la delegazione della Lega per sciogliere gli ultimi nodi sulla Quota 100 e sul decreto sicurezza voluti da Matteo Salvini.
La manovra potrebbe costare circa 30-35 miliardi
Nelle prossime settimane, il Presidente del Consiglio dovrà sostenere la partita più difficile: sostenere i punti del programma della Legge di Stabilità di fronte alla Commissione Europea che seppur con qualche taglio di misure per contenere i costi, appare molto complessa.
Stando a quanto afferma il quotidiano economico "Il Sole 24 Ore", infatti, non ci dovrebbe essere la cosiddetta flat-tax sbandierata dal segretario federale della Lega Matteo Salvini mentre potrebbe essere rivista la famigerata Quota 100 la cui sperimentazione dovrebbe terminare nel 2021: la misura volta a garantire l'uscita anticipata a partire dai 62 anni di età anagrafica accompagnati dai 38 anni di versamenti contributivi, infatti, potrebbe essere sostituita con l'Ape Sociale.
Conte spera di ottenere flessibilità dall'Ue
In tal modo, il costo della nuova Legge di Bilancio potrebbe aggirarsi attorno ai 30-35 miliardi di euro considerando anche i 23,1 miliardi di euro per scongiurare l'aumento dell'Iva e i 4-5 miliardi di spese indifferibili.
Tuttavia, il nuovo Governo giallo-rosso spera di ottenere dalla Commissione Europea una flessibilità pari a 10-12 miliardi di euro, ovvero, di circa 0,4-0,5 punti di Pil da sommare allo 0,18% per interventi di dissesto idrogeologico e il Ponte Morandi di Genova.
Tra i temi che potrebbero essere affrontati nella nuova manovra finanziaria, anche la riduzione del cuneo fiscale che richiede un investimento pari a circa 4-5 miliardi di euro oltre all'ampliamento della platea degli aventi diritto al bonus degli 80 euro introdotto dall'allora Governo Renzi.
Occhi puntati anche alla scuola e alla formazione e sul cosiddetto reddito di cittadinanza che, stando a quanto si apprende da "Il Sole 24 Ore", rimarrà in vigore anche se potrebbero essere apportate delle modifiche sul potenziamento delle politiche attive.
Grazie al duro lavoro del primo Governo Conte che ha lasciato i conti in ordine, inoltre, non sembrerebbe così tanto difficile ottenere la flessibilità dell'Unione Europea visto che il precedente esecutivo ha garantito un calo del deficit dal 2,4 al 2%; a fine anno, invece, con i risparmi di Quota 100 e reddito di cittadinanza potrebbe arrivare addirittura all'1,9%: ciò ha permesso di reperire circa otto miliardi di euro da investire nella Legge di Stabilità 2020. "Avremo coraggio. Sarà un Governo di novità. Non un Governo contro ma un esecutivo per il bene dei cittadini e del Paese", ha affermato Giuseppe Conte.