"Non abbiamo bisogno di fenomeni ed è inaccettabile che Renzi rimarchi quotidianamente uno spazio politico". E' a questa frase del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che il senatore fiorentino leader di Italia Viva ha risposto con un post su Facebook, sottolineando che il neo partito propone idee innovative. Soprattutto, non possono essere relegati al margine i punti fondanti su cui Italia Viva sta catalizzando tutta la sua attenzione, ovvero gli asili nido e la discussione riguardo alle tasse.

E, proprio su tale questione, Renzi asserisce che "noi non siamo contro il governo, anzi: siamo contro l'aumento delle tasse e lo abbiamo spiegato bene". E' così che il senatore fiorentino si attribuisce un ruolo decisivo per l'evitato aumento dell'Iva.

Renzi: 'Molti cittadini si stanno avvicinando a noi'

Da un lato il Premier Conte, che il 4 ottobre scorso ad Assisi, in occasione della festività di San Francesco, ribadiva di "lavorare in silenzio per un cambiamento che faccia rumore" e che costruisca un'Italia nuova e solidale.

Dall'altro, il capo politico di Italia Viva, Matteo Renzi, il quale asserisce che "molti cittadini in tutta Italia si stanno avvicinando a noi con un entusiasmo sorprendente".

Il motivo principale di una tale presunta crescita vertiginosa e delle numerose adesioni da parte di personaggi politici appartenenti ad altri partiti è la discussione su alcuni punti chiave che riguardano direttamente il Paese, visto che i suoi non si preoccupano affatto di alleanze e di poltrone.

L'ultimo arrivo dal Pd è quello della senatrice Annamaria Parente che sui social spiega di aver preso una decisione sofferta, ma fermamente convinta. "Sono certa - scrive la senatrice - che Italia Viva scandirà le prossime stagioni politiche ponendosi come un partito forte contro i sovranisti e capace di rispondere coi fatti alle esigenze di tutti gli italiani e non solo degli elettori". Sale così a 17 il numero dei senatori di Italia Viva in Parlamento, dopo che la penultima arrivata è stata Silvia Vono del Movimento Cinque Stelle.

Numeri che crescono giorno dopo giorno, ma l'obiettivo di Matteo Renzi è arrivare a quota 50.

La replica di Boccia

Nel botta e risposta tra il Presidente del Consiglio e il senatore fiorentino si inserisce il Ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, il quale durante un'iniziativa democratica volta ad accogliere nuovi aderenti, reclama la presenza di Renzi nell'affrontare i problemi reali. "Dire che non si è il partito delle tasse - prosegue il Ministro - è come dire che ci piace il mare". A proposito del cuneo fiscale, "si fa quello che si può con le risorse disponibili - puntualizza - e se Renzi trova altre risorse ce lo dica".

Anche il Ministro della Salute, Roberto Speranza, fa sentire la propria voce sostenendo che "Renzi non può mettere in pericolo il governo perché l'esecutivo è forte".

Soprattutto è necessario "creare un clima di massima coesione e condivisione". A fare da spartiacque è Carlo Calenda, il primo esponente ad auto-espellersi dal Partito Democratico, immediatamente dopo aver creato l'attuale maggioranza. "Questo governo è un macello - incalza l'ex democratico - Conte che attacca Renzi, Renzi che attacca Conte, Zingaretti che attacca Renzi e Renzi che attacca tutti: non si può andare avanti così, ma era evidente che questo sarebbe successo".