Con la sua apertura allo ius soli, Nicola Zingaretti è riuscito a mettere d’accordo tutti, alleati di governo del M5S e avversari politici del centrodestra. Durante la convention del partito tenuta a Bologna domenica 17 novembre, il Segretario del Pd ha infatti reso pubblica l’intenzione del Nazareno di chiedere di inserire nell’agenda di governo non solo lo ius culturae, ma anche lo ius soli, “come scelta di campo del Pd”, ha precisato Zingaretti.
Una presa di posizione che ha lasciato allibiti per primi gli alleati nell’esecutivo gialloverde. Il leader del M5S, Luigi Di Maio, si è detto sconcertato perché “c’è mezzo Paese sott’acqua e lui pensa allo ius soli”. Il capitano della Lega, Matteo Salvini, si è detto invece pronto a “dare battaglia sia dentro che fuori dal parlamento”. Non meno dura la numero uno di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che denuncia l’inganno agli italiani.
L’apertura del Pd allo ius soli fa infuriare Giorgia Meloni: ‘Hanno sempre voluto cittadinanza automatica per gli immigrati’
Nessuno si aspettava che durante la convention del Pd, tenuta come detto a Bologna domenica 17 novembre, il Segretario Nicola Zingaretti riaprisse il capitolo della cittadinanza da assegnare agli immigrati che nascono o vivono nel nostro Paese.
Chiederemo con i gruppi parlamentari che si metta in agenda lo ius culturae e lo ius soli come scelta di campo del Pd - così Zingaretti dal palco bolognese - ci battiamo perché al più presto si rivedano i decreti Salvini”. Un’uscita che ha scatenato un putiferio di reazioni politiche a partire da quelle, già in parte riportate, di Salvini e Di Maio. Anche Giorgia Meloni però non ha voluto certo far mancare la sua voce nel coro unanime di proteste. “Zingaretti e Pd gettano la maschera e dicono di volersi battere per lo ius soli – ha cinguettato su Twitter la leader di Fd’I - hanno ingannato gli italiani parlando di ius culturae, ma hanno sempre voluto dare la cittadinanza automatica agli immigrati.
Fd’I - annuncia la Meloni - continuerà la raccolta firme e farà le barricate in parlamento per dire no”.
Salvini pronto alla battaglia, Di Maio sconcertato
Le stesse barricate della Meloni promette di alzarle anche Matteo Salvini. “Siamo pronti a dare battaglia, dentro e fuori il parlamento, per fermare lo ius soli ed evitare che si cambino i decreti Sicurezza”, così sui social il capitano leghista. Ma il primo a ribellarsi alla proposta di Zingaretti era stato proprio l’alleato nel governo giallorosso Luigi Di Maio. “C’è mezzo Paese sott’acqua e uno pensa allo ius soli? Siamo sconcertati”, è sbottato il capo politico del M5S facendo riferimento all’emergenza climatica che sta flagellando l’Italia in questi giorni.
Oltre alle reazioni politiche non potevano mancare nemmeno migliaia di commenti sui social network, ovviamente quasi tutti contrari alla proposta dei dem. Sotto l’hashtag #IusSoli si sta infatti scatenando su Twitter una vera e propria gara all’insulto contro Zingaretti e compagni.