Laura Boldrini ritiene che sul capitolo delle regolarizzazione di lavoratori extra-comunitari si debba fare di più. Un concetto che l'esponente del Partito Democratico è tornato a ribadire attraverso il suo profilo Twitter. L'ex presidente della Camera dei Deputati ha infatti pubblicato un video in cui ricorda quelle che a suo avviso sono tutte le criticità relative alla sanatoria voluta dal ministro dell'Agricoltura Teresa Bellanova.

Migranti: per la Bellanova serve più coraggio

L'obiettivo della sanatoria voluta da Teresa Bellanova è quella di dare diritti a quanti vengono sfruttati nei campi grazie al loro status di irregolari. La necessità di restare invisibili rappresenta una debolezza che viene sfruttata per dare forza a fenomeni come il capolarato. Secondo Laura Boldrini la strada è quella giusta, ma a suo avviso non si è avuto il coraggio di andare fino in fondo. Nel video da lei stessa diffuso si può notare un suo intervento alla Camera dei Deputati in cui manifesta le sue perplessità su alcun punti. "Questo testo - afferma - è stato farcito di limitazioni tali da comprimere l'esito dell'operazione.

E' come se ad un treno ad alta velocità si vada a tirare il freno d'emergenza per paura che si arrivi troppo presto a destinazione".

Boldrini vuole più sicurezza e diritti

Una criticità secondo Laura Boldrini è quella di aver limitato il provvedimento a un determinato settore. "Qualcuno - puntualizza - mi spiega perché mettere in regola il bracciante agricolo e non l'operaio edile?".

La deputata, inoltre, è insoddisfatta del fatto che ci siano limiti temporali che rischiano di escludere troppe persone. "Perché - chiede - regolarizzare chi è irregolare dal 31 ottobre 2019 e non chi lo è da settimane o un mese prima?".

La stessa sottolinea come abbia già presentato un emendamento finalizzato ad ampliare il provvedimento di regolarizzazione.

Nonostante sia stato respinto, Laura Boldrini nel video manifesta l'intenzione di non indietreggiare. "Ci ritorno e ripropongo il tema nel quale si chiede al governo di monitorare l'andamento del processo di regolarizzazione e valutare l'opportunità di estendere tali procedure ad altri settori ed anche ampliare i termini per la presentazione delle domande , permettendo ad un numero maggiore di accedere alla procedura di emersione".

"L'obiettivo - evidenzia - è una maggiore sicurezza sociale e sanitaria ed anche una reale tutela dei diritti di tutti e di tutte".

Significativa anche la didascalia riservata al post: "Regolarizzazione: facciamola sul serio".