Danilo Toninelli scatenato contro Matteo Salvini e Giorgia Meloni. L'ex ministro delle Infrastrutture in quota M5S durante il primo governo Conte, replica su Facebook alle dichiarazioni rilasciate dai due leader di Lega e Fratelli d'Italia sul caso del ponte di Genova. Le parole del suo successore al ministero, Paola De Micheli del Pd, che ha ufficializzato la volontà del governo di assegnare la concessione del nuovo ponte Morandi alla società Autostrade della famiglia Benetton, hanno infatti scatenato un putiferio politico. E Toninelli non ha perso l'occasione per utilizzare anche un irripetibile turpiloquio contro Salvini e Meloni.

Il video di Danilo Toninelli contro Salvini e Meloni

Nel video pubblicato sulla sua pagina Facebook, subito rilanciato da quella ufficiale del M5s, Toninelli rivendica il fatto che la Corte costituzionale abbia dato ragione al Movimento dichiarando legittima l'estromissione della società Autostrade dei Benetton dalla ricostruzione del ponte Morandi. Insomma, esulta l'ex ministro delle Infrastrutture, "il decreto Genova era giusto quando diceva che Aspi non poteva ricostruire il ponte lasciato crollare per incuria". Questa parte della vicenda del ponte Morandi è considerata importante da Toninelli perché, se la Corte avesse dato ragione ai Benetton, mass media e opposizione avrebbero "massacrato" lui e il M5s.

Toninelli: 'Aspi e Benetton alla fine in qualche maniera la Lega l'hanno finanziata'

L'esponente pentastellato ricorda che il ponte di Genova è stato invece fatto pagare ad Autostrade. Oltre a ciò, però, c'è dell'altro. "La questione delle fake news, perché se in Italia ci fosse una pena per le ca…, Meloni e Salvini avrebbero l'ergastolo multiplo".

Toninelli cita le parole di Salvini che ha dichiarato che "non è sua la responsabilità della mancata revoca ai Benetton quando eravamo al governo con lui", ma di Conte e del M5s. "Ma dove ca... stavi a Mattè - sbotta il pentastellato - che abbiamo fatto riunioni su riunioni per decidere e tu non c'eri perché te la facevi sotto" visto che, accusa, "Aspi e Benetton alla fine in qualche maniera la Lega l'hanno finanziata".

Forse per questo, ipotizza, il leader della Lega "faceva il duro di fronte alle telecamere ma nei fatti non ha mai voluto (togliere la concessione ad Autostrade, ndr)". Secondo Toninelli, insomma, se Salvini fosse arrestato per fake news, "butterebbero via la chiave".

Accuse anche al Pd e al ministro De Micheli

Passando a Giorgia Meloni, bollata come "regina delle fake news", Toninelli punta il dito contro il ribaltamento della realtà portato avanti dal "mondo affaristico e mediatico" ai danni del M5s. Perché i Benetton sono diventati così potenti e hanno finanziato moltissimi organi di informazione e partiti politici, chiede polemicamente Toninelli a Meloni e Salvini? "Perché la avete ratificata voi con il governo Berlusconi quella legge che ha regalato le autostrade ai Benetton fatta da Romano Prodi".

Insomma, alza ulteriormente i toni l'ex ministro, "non venite oggi a romperci i c...". Ma Toninelli ne ha anche per gli alleati di governo del Pd che deve spiegare quali "paure" ha per non voler togliere la concessione autostradale ai Benetton e che "interessi ha da nascondere". Noi del M5s, conclude, "siamo pronti a cacciare la famiglia più potente d'Italia. Ministra De Micheli svegliati".