Quella di Matteo Bassetti è una linea che mantiene con una certa coerenza. L'infettivologo del San Martino di Genova da diversi mesi sceglie di schierarsi contro l'allarmismo. Non fa eccezione nei giorni in cui il tema prevalente riguarda la nuova variante del Coronavirus rintracciata in Inghilterra. Un fatto che ha generato una serie di misure finalizzate a tutelare la salute pubblica da parte di diversi governi europei.

L'Italia, ad esempio, ha scelto di bloccare i voli da e verso la Gran Bretagna fino al 6 gennaio. E non mancano anche i dubbi rispetto alla possibilità che, ad esempio, il vaccino divenga inefficace con la mutazione verificata. Un problema che, secondo l'infettivologo, non sarebbe da prendere al momento in considerazione.

Nuova variante Coronavirus, Bassetti non sorpreso dal fatto che ci sia anche in Italia

Matteo Bassetti, attraverso i suoi profili social, non ha manifestato totale approvazione rispetto all'idea che si sia scelto di bloccare i collegamenti con il Regno Unito, anzi. Un'operazione che, a suo avviso, rischia di ricordare quanto accaduto qualche mese fa.

Era il periodo in cui si dibatteva sull'opportunità di isolarsi dalla Cina, in maniera tale da evitare l'arrivo di un virus che era proprio il Sars-Cov2 che ha contrassegnato in maniera indelebile il 2020.

Il ragionamento di Matteo Bassetti parte dal fatto che la nuova variante del coronavirus sia stata già rintracciata anche in Italia, questo in un certo senso fa immaginare che il ceppo sia già presente sul territorio nazionale da tempo . "Quindi - ha specificato - fermare i voli da e per l'Inghilterra sembra simile a quello che si fece nell'inverno scorso con la Cina. Il virus era già arrivato qui tra noi e noi lo cercavamo nei signori con gli occhi a mandorla...".

Variante Covid, Bassetti spiega il suo punto di vista

Bassetti ha perciò fatto un appello affinché l'Italia guardi in casa propria e magari si mettano gli esperti di microbiologia, virologia e genomica nelle condizioni di lavorare al meglio e di essere ascoltati da chi si occupa di prendere le decisioni. L'infettivologo ricorda, in particolare, come ci siano state diverse pubblicazioni che avevano messo in luce altre mutazioni del Sars-Cov2.

Il medico ha evidenziato come quest'altre variazioni non abbiano generato la stessa enfasi creatasi con la notizia proveniente dall'Inghilterra rispetto all'individuazione di un nuovo ceppo. "Non siamo - ha specificato Bassetti - di fronte ad un virus nuovo, ma allo stesso virus lievemente mutato e forse più diffusivo.

I vaccini funzionano su questa variante".

"Troppo rumore" - ha chiosato - "Troppo. Troppo. Cacofonico e da non ascoltare". Un vero e proprio sfogo finale quello del medico, forse verso messaggi non veicolati nella maniera opportuna, almeno stando al suo modo di vedere le cose.