Il nuovo Dpcm che entrerà in vigore dal 16 gennaio scontenta molte categorie di lavoratori, in particolar modo quella dei ristoratori e dei titolari di bar. Per questo motivo, alcuni giorni fa, è nata su Twitter la protesta che ha per hashtag #Ioapro1501. Insomma, i ristoratori ‘ribelli’ annunciano pubblicamente di voler disobbedire agli ordini del governo tenendo aperte le saracinesche dei loro locali, anche di sera, a partire da venerdì 15 gennaio, indipendentemente dal colore assegnato alla loro Regione.

Tra i promotori dell’iniziativa c’è Ermes Ferrari, titolare di un ristorante a Modena che, nel corso del talk show di Rete 4, Dritto e rovescio, si lascia andare ad uno sfogo veemente, promettendo di essere disposto a farsi arrestare pur di tenere aperto il suo locale.

Il nuovo Dpcm fa infuriare i ristoratori

Il nuovo Dpcm sull’emergenza Coronavirus sarà in vigore in tutta Italia a partire da sabato 16 gennaio, giorno in cui scade il precedente provvedimento firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Secondo le ultime notizie, la maggior parte delle Regioni rischiano di finire in zona arancione, mentre Lombardia e Sicilia potrebbero ritrovarsi addirittura rosse.

Nell’ultimo periodo, infatti, tutti i parametri utilizzati per valutare la gravità del contagio nei territori regionali stanno ricominciando a schizzare verso l’alto. E l’abbassamento della soglia dell’indice Rt contribuirà a maggiori restrizioni, a partire da quelle sui locali pubblici. In questo quadro, alcuni giorni fa è partita la protesta social #Ioapro1501, organizzata da alcuni ristoratori. Tra loro, come detto, c’è Ermes Ferrari che, durante Dritto e rovescio, si abbandona ad uno sfogo molto duro.

Lo sfogo contro il Dpcm del ristoratore ribelle

Nel corso della puntata del 14 gennaio della trasmissione da lui condotta, Paolo Del Debbio si collega con un ristorante di Modena, dove diversi avventori sono impegnati a consumare la cena nonostante i divieti in vigore.

Si tratta del locale di Ermes Ferrari. Il titolare, che è anche uno dei promotori della protesta #Ioapro1501, non riesce a contenersi e dà vita ad una sfuriata molto dura contro le regole contenute nel Dpcm.

‘Io sto per fallire’

“Io voglio solo dire una cosa, che la dovete smettere di prenderci in giro con i ristori - alza subito i toni Ferrari - io di 2000 euro non me ne faccio niente. Perché, se mi date 2000 euro, lo giuro che ve li porto a Roma e ve li restituisco perché non ci faccio niente. Io sto per fallire. Ho tutti i soldi della mia vita messi qua dentro. Ho 51 anni, cosa vado a fare a 51 anni se chiudo. Cosa vado a fare a 51 anni? Vado in mezzo alla strada”, questo il suo grido di dolore completato anche da una promessa battagliera: “Io apro domani e per farmi chiudere mi dovete far portare via dalle forze dell’ordine”.