Crisi di governo forse ad una svolta. Secondo le ultime indiscrezioni, riportate anche da Piazzapulita, la maggioranza che sostiene il governo Conte starebbe per trovare i senatori ‘responsabili’, o ‘costruttori’, necessari per sostituire quelli in uscita di Italia Viva. Dopo la crisi avviata di fatto da Matteo Renzi, con il ritiro della sua delegazione ministeriale, Palazzo Chigi si sarebbe messo subito alla ricerca di una maggioranza alternativa. Secondo Piazzapulita, inoltre, ben sei senatori renziani sarebbero pronti a “tradire” il loro leader per appoggiare Conte.
Ma le brutte notizie per Renzi non finiscono qui, perché lui e i suoi fedelissimi rischiano pure di finire nel gruppo Misto di Palazzo Madama.
Piazzapulita: ‘Crisi di governo certificata, lunedì Conte in parlamento per la fiducia’
Nella serata di giovedì 14 gennaio non ci sono ancora notizie certe sul destino del governo Conte dopo l’apertura della crisi da parte di Italia Viva. Durante Piazzapulita, Corrado Formigli si collega in diretta con Salvatore Gulisano, inviato della trasmissione a Palazzo Chigi. Gulisano conferma che la crisi di governo è stata “certificata” da Conte che è salito al Quirinale per confermare ufficialmente al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’abbandono del governo da parte delle due ministre renziane.
Secondo le ultime indiscrezioni, dunque, il premier dovrebbe recarsi lunedì prossimo in parlamento per cercare di ottenere la fiducia. A questo proposito, Gulisano rivela che “al posto di Iv ci dovrebbe essere pronto un gruppo di responsabili che però in queste ore, con il copyright di Mattarella, vengono chiamati costruttori.
Nome che forse fa venire meno mal di pancia all’interno del M5S”, commenta il cronista.
L’indiscrezione sui sei senatori di Iv ‘traditori’
Ma quello che risulta veramente “importante” in queste ore di crisi di governo, prosegue il giornalista, è il numero sei. Questo numero, infatti, viene citato da Italia Viva, secondo cui mancherebbero proprio sei ‘responsabili’ alla maggioranza giallorossa.
Ma sei sarebbe anche il numero, il collaboratore di Formigli cita fonti del governo, dei senatori del partito di Renzi “pronti a tradire il proprio leader in questo passo e restare all’interno (della maggioranza ndr)”. Il conduttore allora lo interrompe, molto interessato dalla questione numerica. “Quante persone servono (alla maggioranza)? 20?”, domanda. Gulisano conferma che dovrebbero essere 19 o 20 i senatori che verrebbero a mancare dopo la “defezione” dei renziani che sono 18.
Crisi di governo: il gruppo di Iv al Senato rischia di scomparire
Ma l’altra notizia negativa per Matteo Renzi è che, in caso di formazione del nuovo gruppo dei ‘costruttori’ pro-Conte, “il gruppo di Italia Viva al Senato letteralmente scomparirebbe”.
Il giornalista spiega che, non essendosi presentato alle precedenti elezioni, il partito di Renzi non può formare un gruppo a Palazzo Madama. Per questo motivo, fino ad ora Iv si era appoggiata al simbolo del Partito socialista del senatore Nencini, il quale “gli ha prestato il simbolo per poter formare Italia Viva”. Ma, “colpo di scena”, lo stesso Nencini si sarebbe detto “disponibile a restare nell’ambito della maggioranza e a formare un nuovo gruppo”. Se ciò dovesse accadere, “automaticamente Iv non esisterebbe più al Senato”. La chiosa di Formigli è diabolica: “Renzi e Boschi finirebbero nel gruppo Misto”.