A gennaio ci sarà un nuovo Dpcm che disporrà le nuove strategie di contenimento del contagio da Coronavirus. Tuttavia, fino al 15 (giorno in cui si esaurirà la valenza di quello in vigore dal 4 dicembre) si sta facendo strada l'ipotesi che porterà ad una soluzione "ponte" a partire dal giorno dopo l'Epifania. A partire dal 7 gennaio, infatti, decadranno le restrizioni disposte dal Decreto Natale, ma l'evoluzione del contagio sta inducendo gli organi decisori a introdurre una vera e propria roadmap che traghetterà l'Italia fino al 15.

Senza alcun intervento si rischia di avere quasi tutto il territorio nazionale in zona gialla e questo, di fatto, generebbe un grado di libertà collettivo che potrebbe diventare terreno fertile per la propagazione del virus. Ed è proprio per questo che si intende correre ai ripari andando ad esempio a creare una zona arancione o rossa nazionale per il weekend del 9 e 10 gennaio, e quindi lo stop ai movimenti intercomunali.

Ma non dovrebbe essere l'unico provvedimento dato che, a partire dal giorno dopo, potrebbero entrare in gioco le rideterminazioni delle fasce di rischio. L'idea è quella di abbassare le soglie del contagio affinché ciascun territorio possa trovarsi in zona arancione o rossa.

Una misura cautelare e prudenziale. Tuttavia, per capire quello che potrà accadere è meglio scendere nel dettaglio.

Nuovo Dpcm a gennaio: ma dal 7 possibile zona gialla

Il 7 e l'8 gennaio il paese potrebbe essere interamente giallo. Una scelta che, secondo alcune fonti, sarebbe propedeutica alla riapertura delle scuole e, in un certo senso, rappresenterebbe una sorta di respiro concesso ai cittadini. Occorre precisare che la zona gialla prevede che ci si possa muovere anche tra regioni, pur restando attivo il coprifuoco (dalle 22 alle 5) e l'impossibilità ad operare in loco per le attività di ristorazione dalle 18 alle 5. Si tratta di una soluzione che, al momento, genera qualche timore in alcuni esperti alla luce di quanto visto durante i giorni dl libertà dello "shopping natalizio", con assembramenti nei centri storici.

Si starebbe, comunque, ipotizzando di mettere in campo un decreto che vieti la mobilità interregionale.

Regole dal 7 gennaio, potrebbero variare 9 e 10: ipotesi zona rossa o arancione

Il 9 ed il 10 gennaio non dovrebbe essere mantenuta la zona gialla. Si passerà a quella arancione. Chiusi bar e ristoranti per evitare che il prefestivo ed il festivo generino situazioni ideali per generare affollamenti in luoghi di convivialità, ma anche stop a tutti quegli spostamenti non essenziali al di fuori del proprio comune. Si potrebbe, come è noto, uscire dai confini solo per ragioni di lavoro, salute e necessità. Tra le ipotesi per il primo weekend post Epifania c'è anche chi sostiene che si possa determinare una zona rossa nazionale.

Fino al 15 torneranno i colori regioni con possibili nuovi parametri

Dall'11 al 15 gennaio, invece, entreranno in vigore le possibili nuove ordinanze del Ministero della Salute sulla base di quelle che saranno le prossime analisi dei dati relativi al quadro sanitario territoriale. In sostanza le misure cesseranno di essere omogenee su base nazionale e ogni regione si vedrà attribuire un livello di rischio sulla base di quella che è la propria situazione epidemiologica. E, come è noto, non mancano le regioni che potrebbero per conto proprio finire in fascia arancione o gialla.

Occorre precisare che è allo studio del governo un inasprimento dei parametri relativi alle valutazioni di rischio. In sostanza per andare in zona arancione sarà sufficiente avere un Rt sopra pari o superiore a 1, in rosso qualora pari o superiore 1,5.

Si tratta di numeri rivisti verso il basso e questo aumenterà la facilità con cui un territorio potrà vedere crescere il proprio livello di restrizioni. Una scelta che nasce dalla necessità di allontanare l'ipotesi che possa generarsi un terza ondata in grado di mettere in difficoltà le strutture sanitarie.

Non è chiaro se la revisione del sistema di valutazione riguarderà le nuove ordinanze previste nel periodo cuscinetto tra il 7 ed il 15 o occorrerà aspettare il prossimo Dpcm destinato ad entrare in vigore il prossimo 15 gennaio.