La zona bianca potrebbe essere la novità principale del nuovo Dpcm che il governo Conte si appresta a varare nel giro di poche ore. Il decreto con le regole e i divieti stabiliti per il periodo delle festività natalizie sta per scadere il 6 gennaio. Il vecchio Dpcm firmato dal presidente del Consiglio scadrà invece il 15 gennaio. Necessario dunque dare il via a un nuovo provvedimento. E, a questo proposito, gli organi di stampa parlano dell’introduzione di una cosiddetta zona bianca proprio a partire dal giorno 15. Proposta avanzata dal ministro della Cultura Dario Franceschini, convinto che le tre zone già presenti (rossa, arancione e gialla) non siano sufficienti.

Le Regioni che avranno un indice Rt basso potranno dunque riaprire anche musei, teatri, cinema, palestre, piscine, bar e ristoranti.

Possibile introduzione di una zona bianca dal 15 gennaio

Nelle ore in cui il governo è riunito per decidere il contenuto del nuovo Dpcm sull’emergenza Coronavirus, si moltiplicano le ipotesi e le indiscrezioni sulle norme che gli italiani dovranno giocoforza rispettare a gennaio. I divieti natalizi scadono, come già accennato, mercoledì 6 gennaio, giorno dell’Epifania. Fino al 15 gennaio, poi, è in vigore il vecchio Dpcm di dicembre. Ma il governo sta pensando alla immediata introduzione di nuove restrizioni. Nel fine settimana del 9-10 gennaio, ad esempio, tutto il Paese potrebbe ritrovarsi in zona arancione.

Gli ultimi dati sulla diffusione del contagio e l’innalzamento dell’indice Rt, infatti, avrebbero convinto i membri dell’esecutivo, ministro della Salute Roberto Speranza in testa, a prolungare le misure restrittive. Allo stesso tempo, però, si parla dell’introduzione di una zona bianca a partire proprio dal giorno 15.

L’idea di Dario Franceschini: zona bianca

La proposta di introdurre una zona bianca (la quarta dopo rossa, arancione e gialla) arriva dal capo delegazione del Pd al governo, Dario Franceschini. Il ministro della Cultura vorrebbe infatti “dare una nuova speranza ai cittadini”, concedendo loro la possibilità di riaprire diverse attività nel caso in cui l’indice Rt di una Regione dovesse calare in maniera significativa.

Proposta che sarebbe stata immediatamente accolta dal ministro della Giustizia in quota M5S, Alfonso Bonafede, il quale avrebbe esortato a “guardare alle ripartenze, almeno dove è possibile”.

I particolari della proposta

Scendendo nello specifico della proposta di Franceschini, la zona bianca verrebbe caratterizzata dalla possibilità di riaprire molte attività come musei, teatri, cinema, palestre, piscine. Ma anche bar e ristoranti potrebbero riprendere a lavorare a tempo pieno. Tutto questo però a condizione che l’indice Rt regionale sia basso e che si continuino a utilizzare mascherine, distanziamento sociale e divieto di assembramento. La proposta avrebbe già convinto Giuseppe Conte e gli altri ministri e sarebbe giustificata dal fatto che, afferma Franceschini, “la zona gialla ha limiti enormi, a cominciare dal coprifuoco”.