Giuseppe Conte deluso e amareggiato dalla svolta nella crisi di governo imposta da Sergio Mattarella. Dopo il fallimento della trattativa tra le forze che sostenevano il governo giallorosso, il capo dello Stato ha infatti deciso di convocare al Quirinale Mario Draghi per conferirgli l’incarico di formare il nuovo governo. E sarebbe stata proprio la scelta di Mattarella di affidarsi ad un governo tecnico guidato dall’ex presidente della Banca centrale europea a provocare il durissimo sfogo dell’ormai ex premier.

Secondo quanto riporta il Corriere della sera, infatti, Conte si sarebbe sfogato con i suoi fedelissimi dicendosi pentito di aver rassegnato le dimissioni e puntando il dito contro Matteo Renzi che, secondo lui, aveva già stretto un accordo con il centrodestra sul nome di Draghi a Palazzo Chigi.

La scelta di Mattarella: no a elezioni e Conte-ter, sì a Mario Draghi

Nella serata di martedì 2 febbraio si è consumata definitivamente la crisi del governo giallorosso guidato da Giuseppe Conte. Il tavolo di trattativa aperto dal premier incaricato, il presidente della Camera Roberto Fico, è fallito miseramente sotto i colpi dei veti incrociati.

M5S e Pd accusano Matteo Renzi e il suo partito, Italia viva, di aver alzato consapevolmente la posta fino a giungere al punto di rottura. I veti renziani su diversi ministri, come i pentastellati Alfonso Bonafede e Lucia Azzolina, o richieste come quella di attivare il Mes sono stati ritenuti irricevibili. Accuse mosse a sua volta da Renzi ai suoi ex alleati. E così, pochi minuti dopo l’uscita di Fico dal Quirinale, il capo dello Stato ha in parte sorpreso tutti parlando della immediata necessità di dare un governo al Paese e della pericolosità di eventuali elezioni anticipate.

Giuseppe Conte pentito di essersi dimesso

Il nome di Mario Draghi come possibile nuovo premier è stata la naturale conclusione del percorso politico che Mattarella ha deciso di intraprendere.

In attesa del voto di fiducia del parlamento nei confronti dell’ex banchiere c’è chi però, come nel caso di Giuseppe Conte, ha già le idee chiare su quanto accaduto. Secondo un retroscena riportato da Tommaso Labate sul Corriere, infatti, l’ormai ex premier si sarebbe sfogato di fronte ai suoi fedelissimi, dicendosi pentito di aver rassegnato le dimissioni da Palazzo Chigi.

‘Matteo Renzi d’accordo con Berlusconi e Salvini’

“Era tutto già scritto - avrebbe detto Conte - Renzi aveva già un accordo col centrodestra. Salvini e Berlusconi gli hanno garantito che ci staranno, altri non potranno che accodarsi. A me era chiaro sin da subito, a qualcun altro forse no”. Insomma, l’ex premier si sarebbe detto ben consapevole da tempo dei piani di Renzi di defenestrarlo da Palazzo Chigi per sostituirlo con un tecnico come Draghi.

Ad alcuni ministri che lo avrebbero chiamato per offrirgli la loro solidarietà, Conte avrebbe rivolto anche una battuta riferita a Matteo Renzi. “Per citare il poeta, sono sereno”, si sarebbe lasciato andare facendo riferimento all’ormai famigerato “Enrico stai sereno” pronunciato dal leader di Iv nei confronti dell’allora premier Enrico Letta. Poi, l’ammissione delle sue colpe: “Ho sbagliato a dimettermi, se non avessi fatto quel passo forse ora...”.