La crisi di governo e le conseguenti dimissioni di Giuseppe Conte hanno aperto la giostra delle consultazioni. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella andrà alla ricerca di una nuova maggioranza all'interno del Parlamento con l'auspicio che la parentesi di emergenza Politica non finisca per rendere meno gestibili quelle sanitarie ed economica. C'è, però, una certa attesa per capire quali saranno gli scenari, chi sarà il nuovo premier e quale maggioranza lo sosterrà. A fornire un'analisi della situazione, anche di quella ipotetica, è stato il giornalista Peter Gomez, ospite della trasmissione di La 7 L'aria che tira.
A L'aria che tira si parla di governo
Il primo nodo da sciogliere come è noto quello relativo al premier.
Un nome o un altro potrebbero fare la differenza rispetto a un possibile gradimento in toto di un'eventuale maggioranza. Secondo Peter Gomez una figura come quella di Giuseppe Conte sarebbe decisiva ai fini del mantenimento dell'unità all'interno dell'universo pentastellato. "Perché - ha evidenziato - Conte è l'unico uomo che tiene insieme il Movimento 5 Stele. Se fosse proposto Di Maio o Patuanelli è altamente probabile, anzi scontato, che al Senato non ci sarebbero tutti i novanta e passa senatori del Movimento 5 Stelle". I nomi del ministro degli Esteri e di quello dello Sviluppo Economico non avrebbero, dunque, la stessa forza aggregante dell'attuale premier in seno al maggiore partito presente, al momento, in Parlamento.
"Perché Conte - ha proseguito Gomez - è stato elevato da un signore che si chiama Beppe Grillo che ha fondato quel partito e che se parla ha ancora una grossissima influenza".
Dopo la crisi di governo, Renzi secondo Gomez potrebbe essere "ago della bilancia".
Non serve avere grande memoria per ricordare come la crisi di governo sia stata frutto di uno strappo di Italia Viva, che chiedeva una svolta ai programmi.
Una mossa che, secondo Gomez, è destinata ad avere successo politico. "È inutile - ha dichiarato - che ci giriamo intorno: Renzi sta per vincere 2-0". Il supporto dei renziani ad una possibile maggioranza di un Conte-ter o comunque al rinnovo di un governo giallorosso, rischia di essere decisivo. "Se - ha detto - non saltano fuori questi responsabili e non li vediamo, lui è ago della bilancia della maggioranza".
"Faranno - ha immaginato Gomez - un nuovo programma, una nuova squadra di ministri e lui dirà che non vuole più solo il ministro dell'Agricoltura e della Famiglia, ma dei ministri più importanti".
E il giornalista ha idea di quali potrebbero essere i dicasteri da un'Italia Viva divenuta cruciale ai fini della stabilità governativa. "Presumibilmente - ha chiosato Gomez - uno dei ministri che si occuperà dei soldi del Recovery. In questo modo Cinque Stelle, Pd e Conte, di fatto, verranno umiliati".