A meno di 24 ore dall'accordo tra PD e Azione, il leader di Italia Viva esprime il suo rammarico per quella che lui definisce "un'occasione persa". Il 22 agosto tutti i partiti dovranno presentare le loro liste di candidati e i loro loghi. E davanti al rischio di correre alle elezioni da solo, Matteo Renzi propone di rappresentare il "terzo polo".
Renzi: 'Non ci alleiamo con chi ha votato contro Draghi'
Per Matteo Renzi sfuma la valida possibilità di creare un'alleanza con tutti i partiti di centro. Azione avrebbe dovuto partecipare, ma alla fine Carlo Calenda, ha deciso di accordarsi con il PD di Enrico Letta. A quest'alleanza dovrebbe seguire anche l'entrata di Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni e i Verdi di Angelo Bonelli, come pure "Impegno Civico" di Di Maio e Tabacci.
Un'alleanza mal vista dallo stesso Renzi e che a suo avviso renderebbe vana ogni proposta di ulteriore accordo con la stessa Italia Viva: "Enrico Letta si allea con uno, Fratoianni, che oggi pomeriggio ha votato contro l'ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato [o] con chi ha votato contro Draghi", a riferimento delle 55 sessioni di voto in cui Sinistra Italiana ha sempre negato la fiducia al Governo Draghi.
A rischio l'ipotesi di un'alleanza col PD
Pare molto difficole un accordo tra Italia Viva e Partito Democratico: "Può darsi che siano pesate vecchie ruggini personali, sennò è inspiegabile. Letta fa l'accordo con chi non ha mai votato Draghi. O c'è uno strano percorso politico o c'è qualcosa di personale".
Oltre a ciò, Renzi è contrario anche la posizione del PD sul tema "tasse". "Ho fatto di tutto perché il Pd smettesse di essere il partito delle tasse. E Letta ha cominciato la campagna elettorale proponendo una nuova tassa". Di recente il segretario del PD Enrico Letta ha ripresentato la proposta di istituire una "tassa di successione per i patrimoni plurimilionari", per finanziare una "dote" ai giovani, ovvero un bonus da 10.000 euro per tutti i diciottenni provenienti da famiglie con un reddito basso.
Italia Viva verso la corsa solitaria alle Elezioni Politiche 2022
Davanti all'impossibilità di trovare una quadra nell'eventuale coalizione PD-Azione-SI-Verdi, Renzi rinuncia: "Questo accordo è un'occasione persa, si poteva creare un polo di centro che poteva arrivare al 10%. Noi, liberi e coraggiosi, andremo da soli". Anche se questo potrebbe essere rischioso per il movimento renziano: attualmente Italia Viva è stabile al 2,5%, secondo gli ultimi sondaggi. E con il Rosatellum ogni partito o movimento politico dovrà superare la soglia di sbarramento del 3% per poter accedere ai seggi parlamentari (10% è la soglia per le coalizioni).
"Andare da soli contro tutti è difficile. Noi puntiamo a prendere il 5%: il vero voto utile è mandare gente competente in Parlamento.
E se insieme a noi ci saranno altre forze pronte a costruire davvero un terzo polo attrattivo e coinvolgente, saremo felici di lavorare insieme". Infatti il segretario di Italia Viva Matteo Renzi punta sulla nascita di una soggettività "diversa dalla destra sovranista e dalla sinistra delle tasse, che parli di lavoro e non di assistenzialismo. Di giustizia e non di giustizialismo. Di ambiente e non di ideologia. Di infrastrutture e non di veti. Di diritti e non di slogan".