Scatta una nuova stretta sui bonus edilizi. Con la nuova convenzione, sottoscritta tra il ministero dell'Economia e le agenzie fiscali, da ora sarà prevista una procedura di controllo preventivo, articolata in tre fasi: una di queste prevede la verifica di tutte le comunicazioni attualmente sospese. Servirà per individuare in tempi brevi tutte le forme più insidiose di frodi, anche analizzando alcuni indici di rischio. L'obiettivo è di adottare questa procedura sul 60% delle domande pervenute quest'anno.

Bonus edilizi, le tre fasi dei controlli anti-frode

Il ministero dell'Economia e delle Finanze ha sottoscritto una convenzione con l'Agenzia delle Entrate e Agenzia Entrate-Riscossione, grazie alla quale sarà disposta una procedura di controllo preventivo su tutte le pratiche relative ai bonus edilizi, in modo da scovare in tempi celeri eventuali frodi o truffe ai danni dello Stato.

I controlli saranno articolati in tre fasi: una serie di controlli di coerenza interna nei dati comunicati dal richiedente; l'esecuzione delle verifiche preventive, che verranno effettuate entro cinque giorni dall'arrivo delle comunicazioni; una verifica puntuale di tutte le comunicazioni sospese. Se nella seconda fase dovessero emergere dei profili di anomalia, scatta la sospensione per 30 giorni del richiedente.

Se nella terza fase le anomalie dovessero trovare conferma, scatta l'annullamento.

Il nodo delle comunicazioni anomale

Nonostante il rigore della nuova procedura per i bonus edilizi, al momento non è stato risolto il nodo delle comunicazioni anomale, se inviate direttamente sulla piattaforma web. Perché in questo caso non è ancora chiaro se questa tipologia di comunicazione debba essere classificata al pari di un documento inesistente.

Se fosse così, la consegna di documenti inesistenti avrebbe una rilevanza penale, anche se ancora non è chiara l'eventuale entità del reato. Inoltre, se venisse riscontrato un reato, dovrebbe poi essere stabilito se i documenti abbiano o meno un rilievo probatorio.

L'andamento dei controlli anti-frode

Al momento queste modalità di controllo sono già in atto da parte delle agenzie fiscali, con la prospettiva di intensificare le attività di verifica nel triennio 2022-2024.

Per il 2022 l'obiettivo è quello di riuscire a controllare in modo preventivo il 60% delle domande. Fino a giugno i controlli delle agenzie fiscali hanno accertato crediti fiscali fittizi per un totale di oltre 5,6 miliardi di euro. Solo a febbraio la quota di crediti fittizi era pari a 4,4 miliardi.

Nonostante l'intensificazione dei controlli, il futuro dei bonus edilizi sembra sempre più incerto. Nell'ultimo mese l'Enea ha segnalato che il totale dei lavori commissionati con i vari bonus edilizi (in particolare il Superbonus 110%) ha raggiunto i 40 miliardi di euro. Per lo Stato significa avere a carico 43,72 miliardi di euro di detrazioni, 10 miliardi in più di quanto preventivato all'inizio. Solo il futuro governo potrà decidere se applicare o meno un freno a tutti questi crediti.