Il rischio povertà in Italia è in aumento. Secondo i recenti reporti di Istat ed Eurostat, nel 2021 le persone a rischio di povertà sono salite a quasi 12 milioni, pari ad oltre il 20% della popolazione abitante. Nonostante a giugno l'indice di povertà era stabile, nell'ultimo mese povertà e disuguaglianza non hanno fatto altro che aumentare, soprattutto tra bambini e famiglie numerose.
1 persona su 5 in Italia è a rischio povertà
Secondo le stime dell'ultimo report dell'Eurostat, solo in Italia ben 11,84 milioni di persone detengono meno del 60% del reddito medio nazionale (cioè meno di 14.500 euro), e che si trovano in una condizione di "povertà relativa".
Corrispondono a circa il 20,1% della popolazione abitante, in aumento rispetto al 20% del 2020. Una percentuale che passa al 25,2% (circa 14,83 milioni) nel caso di persone che hanno difficoltà ad accedere a beni e servizi generici (casa riscaldata, pasto completo...).
Per quanto riguarda la povertà assoluta, l'Istat invece segnala un dato più confortante. Nell'indagine sulla povertà relativa all'anno 2021, è emerso che solo 1,9 milioni di famiglie sono a rischio povertà assoluta, e non hanno modo di acquistare beni per condurre una vita dignitosa. Si parla del 7,5%, contro lo 7,7% del 2020. I dati sono sostanzialmente stabili rispetto a quelli del 2020, anno in cui la povertà assoluta ha raggiunto i massimi storici, a causa dei danni economici dovuti alla pandemia Covid-19.
Rischio povertà tra minori, dato peggiore dal 1995
Dato allarmante è anche quello sull'infanzia. Solo gli under 6 ammontano al 26,7% della popolazione totale, circa il 3% in più rispetto al 2020. In termini assoluti, si parla di un totale di 667mila bambini, 7mila in più dal 2020. E' il peggior dato sulla povertà infantile dal 1995: ben 1 bambino su 4 è a rischio povertà in Italia.
Nel complessivo, la povertà assoluta tra i minori è del 14,2%, circa 1,38 milioni, con un'incidenza che va dal 11,4% in Centro Italia fino al 16,1% nel Meridione.
Si nota inoltre un'incidenza elevata nel caso di famiglie numerose. Si va dal 5% per le famiglie composte da 2 persone, al 7,1% per famiglie con 3 componenti, per poi arrivare all'11,6% per quelle da 4.
Nel caso di famiglie con 5 o più componenti, l'indice arriva al 22,6%. Stessa incidenza è nel caso dei figli minori: le famiglie con solo un figlio minore sono l'8,1% della popolazione totale, mentre quelle con tre o più figli arrivano al 22,8%.
Le cause di questo aumento
Secondo quanto riportato dal Sole24Ore, l'Eurostat vede nel balzo costante del prezzo del gas "una variabile che rischia di accentuare ulteriormente il problema." Infatti, a causa del caro gas, oltre 120mila imprese rischiano di chiudere, lasciando a casa oltre 370mila lavoratori, secondo Confcommercio-Imprese. Se non verranno adottate soluzioni efficaci per contrastare questi rincari, come già ha avvisato il presidente della Mittel Marco Colacicco, si dovrà provvedere ad aumentare il prezzo dei prodotti, come già sta accadendo per i prodotti agroalimentari.
Secondo Coldiretti, a causa del caro spesa, quest'anno ogni famiglia dovrà pagare almeno 564 euro in più per la spesa alimentare. A causa di questo rincaro, purtroppo, oltre 2,6 milioni di persone devono ricorrere alle mense o ai pacchi alimentari.