Batteri: infezioni che un tempo erano facili da curare, ora possono portare alla morte.
Sembra un paradosso, ma al tempo d'oggi, i batteri vanno più in fretta delle capacità dei ricercatori nel trovare le giuste contromisure per debellarli. A lanciare l'allarme è Ercole Concia, direttore della Clinica di malattie infettive dell'Università di Verona. Ovviamente non è il solo, tanto che, se qualcuno fosse interessato ad approfondire il tema, si possono trovare informazioni utili sul blog di Judi Stone, specialista di malattie infettive nel Maryland.
Non è di certo una novità che i batteri imparino a sopravvivere ai farmaci. Il problema ora è che, molte volte, i nuovi ritrovati non sono in grado di combatterli e si deve ricorrere ad alcuni oramai vecchi, che però hanno controindicazioni a volte assai pericolose.
Tra i batteri, i più pericolosi sono i seguenti:
- Cre: famiglia di batteri che colpiscono l'apparato intestinale e possono risultare fatali nel 50% dei casi
- Mrsa: è della famiglia degli stafilococchi ed è resistente alla penicillina e alle cefalosporine
- Clostridium difficile: provoca diarrea e sta sviluppando enzimi che lo rendono immune agli antibiotici usati
- E. Coli: uno dei batteri più pericolosi e quasi indistruttibili, provoca infezioni urinarie, meningite, peritonite.. etc.
- Bacillo di Koch: batterio della tbc che in Africa ha sviluppato enzimi che lo rendono quasi indistruttibile. Se arrivasse ora in occidente sarebbe davvero un problema.