Sanità: l'allarme lanciato in questigiorni dall'Enpam, rientra in quel genere di moniti certamente da nonsottovalutare.

Secondo l'Ente previdenziale deimedici e dei dentisti italiani, fra tre anni ci saranno 600 medici di medicinagenerale in meno. In termini pratici, quali saranno gli effetti? Considerando cheogni medico di famiglia può avere fino a 1.500 pazienti, è stimabile facendo unsemplice calcolo che circa 900mila italiani potrebbero rimanere senza curante.Considerando anche l'aumento dei pensionamenti nei prossimi anni, non è deltutto sbagliato pensare che questi numeri siano provvisori e che tenderanno amoltiplicarsi in futuro.

Vediamo brevemente come si ègiunti a questi numeri. Partiamo da un dato certo: nel 2016, 1.499 iscritti alfondo di previdenza della medicina generale compiranno l' età del pensionamento(68 anni). Nello stesso anno, spiega l'Enpam, dalle scuole di formazione inmedicina generale é prevista l'uscita di meno di 900 nuovi medici di famiglia.Sottraendo il numero dei giovani medici che subentreranno dal 2016 (900), daquello dei loro colleghi che andranno in pensione (1.499), esce fuori il datosopramenzionato, ovvero 600 medici in meno, rispetto alla quota attuale.

''Nei prossimi anni potremmo essere costrettia chiamare specialisti e medici di famiglia dall'estero - ha dichiarato ilpresidente della Fondazione Enpam Alberto Oliveti - Allo stesso tempo in Italiamigliaia di laureati in medicina rischiano di non avere accesso ai percorsi dipost lauream perché, a causa dei tagli alle borse di studio, non viene messo abando un numero sufficiente di posti nelle scuole di specializzazione e diformazione''.

Come detto, il numero deipensionamenti è destinato ad aumentare anno dopo anno: il picco, secondo i dati,si raggiungerà nel 2020 quando saranno quasi 4.900 gli iscritti al fondo dellamedicina generale a compiere l'età di 68 anni.

Per questi motivi, irappresentanti dell'Enpam chiedono al Governo una programmazione sanitaria efficiente e puntuale che abbia al centro unequilibrato ricambio generazionale del personale medico nazionale.