Le sigarette elettroniche sono ormai da tempo al centro di numerose controversie: da una parte c'è il Governo che preme per la tassazione, dall'altra i venditori che iniziano a mostrare i primi segnali di malcontento. Una delle domande più frequenti che si pongono un po' tutti riguarda il discorso Salute.

Chi è contro l'utilizzo del dispositivo sostiene che alcuni studi hanno portato ad inchieste a seguito del ritrovamento, in alcuni liquidi, di sostanze potenzialmente pericolose come piombo, cromo e arsenico. Chi, invece, sostiene la sicurezza delle e-cig porta avanti i risultati di alcuni nuovi studi, secondo i quali: "La quantità aspirata con le sigarette elettroniche sarebbe minima rispetto a quella inalata attraverso le tradizionali bionde".

Lo studio in questione è stato portato a termine da Ovale, la produttrice e distributrice del prodotto su scala mondiale: Ovale ha presentato i risultati dello studio, condotto dal laboratorio americano Arista Laboratories, che confermano il rispetto da parte delle e-cig dei limiti massimi di nicotina stabiliti dall'Istituto Superiore di Sanità.

La ricerca si è svolta praticando una serie di dieci aspirazioni di e-cig, scelte tra quelle con maggiore capacità di erogazione di liquido ed l liquido utilizzato, a sua volta, è stato scelto tra quelli con il maggior contenuto di nicotina. Le dieci inalate hanno erogato un contenuto di nicotina pari a 0,3 mg, rispetto al limite massimo stabilito dalla legge di 1 mg per ml.

Quindi utilizzare le sigarette elettroniche è sicuro? Secondo Marco Trifuoggi, docente di chimica analitica all'Università Federico II di Napoli, le sostanze contenute nei liquidi Ovale non sono dannose per la salute: "La verifica è stata fatta sulla presenza di quantità tangibili di metalli quali arsenico, manganese, cromo, vanadio, piombo e abbiamo verificato che la loro presenza può essere esclusa fino ai limiti di rilevabilità strumentale e, soprattutto, fino ai limiti di rilevabilità compatibili con normali prodotti per questo uso".

Nonostante la valenza dei recenti studi, l'Istituto Superiore di Sanità si dimostra cauto ed afferma che è ancora presto per poter dare dei dati certi, occorre attendere del tempo per valutare gli effetti su chi aspira il liquido delle e-cig.