Una domanda che spesso molti consumatori si pongono è se cisi possa fidare e fino a che punto dei cosiddetti farmaci generici o equivalenti e quale sia la differenza che intercorrecon i cosiddetti farmaci branded o dimarca. Certo, c'è stato un vero e proprio boom dei farmaci generici oequivalenti, secondo i dati forniti da Assogenerici, il 2013 ha registrato unincremento nelle vendite del 13%. C'è però molta diffidenza ancora neiconfronti di questa tipologia di farmaci, come spiega al giornalista dell'ANSA,Enrique Hausermann, presidente di un'associazione che raccoglie varie aziendedel settore.

Gli italiani avrebbero, ad esempio, ancora nel 2012 speso circa16-17 euro a testa in più per comprare farmaci branded o di marca invece chefarmaci generici o equivalenti. In questo articolo cercheremo di chiarire unpo' la situazione.

Farmaci equivalenti egenerici o farmaci di marca e branded: uno studio

La questione della relazione tra farmaci equivalenti egenerici e farmaci di marca o branded è passata al vaglio di un importantestudio i cui risultati preliminari sono stati resi noti a inizio gennaio.Questo studio di carattere osservazionale, realizzato grazie al contributo diDOC generici,

ha avuto come risultato che l'introduzione e l'utilizzazionedei farmaci generici non comporta differenze sostanziali con i risultati che sihanno con il farmaco originatore.

Gli studi sottolineano anche il fatto che unamaggiore diffusione di questa tipologia di farmaci conduce a un risparmiosostanziale per quanto riguarda il comparto della sanità pubblica. Vediamo oranello specifico la questione della bioequivalenza, degli eccipienti e dellasperimentazione.

Farmaci equivalenti egenerici o farmaci di marca e branded: la bioequivalenza

Con il termine bioequivalenza si intende la percentualeattraverso la quale si calcola l'equivalenza effettiva di un farmaco generico oequivalente con un branded o di marca.

La bioequivalenza viene accettata nelmomento in cui il farmaco generico o equivalente è pari al 20% a quellobranded. La percentuale può variare parecchio, comunque.

Farmaci equivalenti egenerici o farmaci di marca e branded: eccipienti

C'è poi la questione degli eccipienti. Questi sono dellesostanze che non dovrebbero avere incidenza sulla Salute ma che aiutanol'organismo ad assorbire il principio attivo curativo.

Al momento non c'èalcuna normativa che gestisca l'utilizzazione degli eccipienti, per cui trafarmaco generico o equivalente e farmaco di marca o branded ci può essere unadifferenza negli eccipienti. È al vaglio uno studio per comprendere se questadifferenza può condurre anche a differenza dal punto di vista terapeutico ecurativo.

Farmaci equivalenti egenerici o farmaci di marca e branded: la sperimentazione

Per quanto riguarda la sperimentazione c'è invece una grandedifferenza. Il farmaco branded o di marca deve superare 3 anni disperimentazione iniziale e almeno altri 3 anni di sperimentazione su pazientisani e malati. Ogni medicinale, poi, per essere presentato e commercializzatodeve possedere un dossier tecnico, attraverso il quale viene valutato e vienepoi dato il via libera per la messa in vendita.

Il farmaco generico oequivalente, invece, una volta scaduto il brevetto sul principio attivo,presenta un dossier semplificato, per cui qualsiasi azienda può mettere incommercio un farmaco con il medesimo principio attivo e che cura le medesimepatologie.