"Alle ore 14 di oggi, verranno sversate sul fiume Simeto alghe tossiche e cancerogene che infestano al momento la diga di Pozzillo." È questo l'allarme lanciato dalla pagina Facebook "Difendiamo la Valle del Simeto", pagina nata come supporto all'imprenditore Emanuele Feltri, vittima di intimidazione di stampo mafioso nelle campagne della Riserva Naturale dell'Oasi del Simeto, e che opera per la salvaguardia naturalistica della valle.





Nella mattinata di oggi, l'Enel si appresterebbe ad aprire le chiuse di una diga che ha in gestione a Pozzillo, sversando nel fiume Simeto tonnellate di acqua pesantemente inquinata dalla temibile "Alga Rossa", che sta rapidamente colonizzando le acque siciliane, inquinando la flora e la fauna, e che può avere pesanti conseguenze sulla Salute.



L'Alga Rossa è appunto un organismo pericoloso per la salute degli esseri umani e degli animali, in grado di produrre tossine cancerogene e metaboliti che provocano difficoltà respiratorie, oltre che epatotossicosi acuta in caso di ingestione diretta, polmoniti allergiche ed epatotossicosi se respirate e persino tumori qualora vengano ingerite.

Il gruppo di attivisti a difesa dell'Oasi del Simeto, allarmata dai danni che tale procedura può provocare ha dichiarato: "Non solo l'intera popolazione simetina non è stata preventivamente ed adeguatamente informata, ma oltretutto non si capiscono le ragioni per le quali l'ente gestore della diga anziché arginare il fenomeno si appresti ad amplificarlo per diffonderlo sino a mare, alla foce del fiume Simeto."

Il vicino comune di Paternò ha già provveduto ad emanare un'ordinanza di divieto di prelievo delle acque, mentre si fa appello ai Prefetti di Catania ed Enna, nonché all'Ente Gestore della Diga Pozzillo e ai Sindaci della Valle del Simeto di sospendere immediatamente la procedura di sversamento, e di fissare un incontro urgente per la costituzione di un tavolo di coordinamento tecnico per la risoluzione definitiva del problema.

Anche l'associazione Legambiente catanese, esprime viva preoccupazione per la notizia appresa dalla stampa. "Sembra assurdo che anziché circoscrivere e risolvere il problema, le autorità lo amplifichino diffondendolo fino al mare" ha ribadito il presidente del Circolo Legambiente Mediterraneo di Catania.