Oggi si parla tanto di questa malattia ma andiamo a rivedere come è formato realmente l'agente patogeno e come esso è strutturato. Del virus Ebola, di cui sono noti da tempo quattro differenti genotipi antigenici dei quali Ebola-Zaire ed Ebola-Sudan sono stati associati con estesi focolai epidemici di infezione in Africa.



Appartiene ai Filovirus, virus a RNA monocatenario a polarità negativa con ciclo replicativo totalmente citoplasmatico. Il Virus Ebola è stato identificato in occasione di estesi focolai epidemici di Febbre emorragica verificatasi nel 1976 con oltre 500 casi ed un elevato tasso di mortalità.





Altri focolai epidemici si sono seguiti nella zona del Gabon. La malattia è caratterizzata da un esteso coinvolgimento di numerosi parenchimi con esteso danneggiamento degli endoteli capillari, attivazione della cascata della coagulazione con coagulazione intravascolare diffusa, seguita da copiose emorragie interne, causate dall'esaurimento di fattori coagulativi.



La diagnosi di laboratorio può essere eseguita mediante la ricerca dell'RNA virale con azioni di amplificazioni, tramite la P.C.R. Al momento non esistono indicazioni terapeutiche specifiche. Estrema cura deve essere posta all'isolamento dei pazienti che devono essere affidati a personale adeguatamente preparato e mantenuti in ambienti ad altissimo livello di protezione. Ancora oggi vaccini contro i filovirus sono in fase di studio. Certo, avere cura e prevenzione aiuta noi stessi e chi ci sta vicino a prevenire l'insorgenza di probabili infezioni.