Le allergie e l'asma sono due patologie da non sottovalutare perché sia nell'adulto che nel bambino possono dar luogo ad episodi spiacevoli di insufficienza respiratoria che di reazioni allergiche, con shock anafilattico, due evenienze che possono rivelarsi letali. Entrambe indotte da fenomeni di sensibilizzazione eccessiva a sostanze esterne all'organismo, quali polveri, acari, pollini, farmaci, cosmetici, vernici, metalli, ed alimenti vari a cui il sistema immunitario reagisce in maniera esagerata, causando delle reazioni a catena di tipo immunologico.

Nei casi meno gravi, si verificano disturbi intestinali, congiuntivite, rinite allergica, orticaria ed asma lieve, mentre, in soggetti particolarmente sensibili, la reazione può insorgere in modo improvviso e dar luogo a reazioni gravi, fino all'insufficienza respiratoria da ostruzione delle vie aeree, o shock anafilattico. E' necessario intervenire prontamente con farmaci e tecniche di rianimazione. I bambini in tenera età, sono più soggetti ad episodi asmatici, dovuti al ristretto passaggio delle vie aeree non mature, spesso il problema tende a diminuire e, in taluni casi, a scomparire con lo sviluppo.

Come intervenire in caso di asma o shock anafilattico

I farmaci per eccellenza sono i cortisonici e gli antistaminici, inoltre si dovrà evitare di esporsi alle sostanze di cui si conosce la pericolosità e la reattività del proprio organismo alle stesse.

Negli attacchi gravi di asma, può risultare utile, specie nei bambini e durante la stagione invernale, umidificare gli ambienti e, nei casi più gravi, ricorrere al ricovero e alla tenda d'ossigeno. Per gli adulti è consigliabile dotarsi di appositi antistaminici spray ed essere provvisti di farmaci cortisonici.

Per quel che concerne lo shock anafilattico causato dal contatto di un allergene con gli anticorpi delle IgE, esso potrà comparire tempestivamente, o in caso di ingestione di cibo anche dopo 24 - 48 ore.

Il primo intervento da praticare in casa, è la somministrazione di cortisonici ed antistaminici ma, il farmaco per eccellenza, è costituito da adrenalina da somministrare per via endovenosa.

Il primo intervento consiste nel posizionare il malato in modo da garantire la pervietà delle vie aeree: posizione sdraiata con la testa più in bassa rispetto alle gambe di circa 30 cm, (posizione antishock), somministrare i primi farmaci (cortisone o antistaminici) per iniezione e non per bocca, ed attendere il soccorso medico.