Notizia dall'Ansa: i dieci casi di lebbra sono stati registrati nel nostro paese nell'arco di un anno, un intervallo teoricamente molto ristretto, che ha destato preoccupazione, soprattutto se collegate ad altre patologie di importazione come la TBC. I due casi sono stati registrati recentemente a Milano (Policlinico Ospedale Maggiore) e a Treviso (Ospedale Cà Foncello). L'ultimo in ordine cronologico ha interessato un bengalese di 37 anni, residente a Treviso da otto anni che è stato posto prontamente in isolamento, secondo la profilassi obbligatoria in caso di malattie infettive.

Il governatore del Veneto - Luca Zaia - si è detto preoccupato, ritenendo il caso un segnale molto brutto per quanto riguarda la Salute pubblica. La lebbra, o più propriamente morbo di Hansen, è una malattia infettiva, portata da un batterio, il Mycobacterium leprae, che colpisce pelle e nervi periferici ed è stata considerata nei tempi antichi una maledizione divina, perché cronica. La lebbra, che era scomparsa nel nostro paese da anni, è tornata, ma si tratta di una malattia oggi facilmente curabile, a differenza del passato.

Secondo il censimento sanitario italiano del 1930, il numero dei lebbrosi sarebbe ammontato a 312 casi con focolai endemici nelle isole maggiori, in Puglia e in Liguria.

Come oggi, anche allora, si trattò i casi portati dagli emigranti dell'America Meridionale. Anna Pavan, dirigente per la profilassi e malattie infettive della Regione Lombardia, ha spiegato all'ANSA che oggi la lebbra può essere considerata "quasi non infettiva". Inoltre affinché una persona possa venire contagiata, occorrono anni di esposizione al batterio.

La lebbra non si contrae da un semplice e causale contatto con una persona infetta. L'incubazione della malattia è, in media di cinque anni, con una forchetta temporale che va dai 10 mesi ai 10 anni. Già dopo la prima somministrazione di rifampicina, l'infettività viene ridotta del 99 %, cosicché i pazienti non risultano più contagiosi. Inoltre, la lebbra colpisce raramente i bambini piccoli.