Fino a un anno fa, con la legge 40 era impossibile ricorrere alla fecondazione eterologa, tanto che, molte coppie per esaudire il loro desiderio di avere un figlio si rivolgevano a strutture sanitarie, fuori dal territorio italiano. Nell'aprile del 2014 l'Italia ha tolto i paletti all'eterologa e pochi giorni fa a Roma sono stati concepiti i primi due gemelli.

Di cosa si tratta? Quanto costa?

Chi può accedervi? Chi sono i donatori? Vediamo in maniera semplice di rispondere a tutte queste domande e far cadere una volta per tutte, i tabù che riguardano la fecondazione eterologa.

Che cos'è la fecondazione eterologa?

La fecondazione eterologa è una forma di procreazione assistita. Si può ricorrere a questa tecnica di concepimento solo se uno dei due genitori è sterile. L'innesto avviene utilizzando un gamete, uno spermatozoo o un ovulo di un donatore anonimo.

Come si accede e costi della fecondazione eterologa

Se si decide di ricorrere alla fecondazione eterologa, bisogna rivolgersi ad un centro specializzato.

I medici raccolgono tutta la storia clinica dei due partner, effettuano gli opportuni esami per stabilire se sussiste realmente l'infertilità assoluta da una delle due parti, e poi si viene messi in lista di attesa.

Possono accedere alla fecondazione eterologa gratuitamente o pagando il ticket, le donne al di sotto dei 43 anni. Per loro i primi tre tentativi sono a carico del sistema sanitario nazionale, poi si dovrà pagare. I costi ancora sono tutti da rincorrere e variano da regione a regione, per esempio in Toscana il ticket è di 500€, Umbria e Emilia Romagna è gratis, in Lombardia si paga 3.000€, comunque è tutto da verificare.

Chi sono i donatori

Si può accedere alla fecondazione eterologa, rivolgendosi alle banche del seme o a ovociti congelati donati a volte da donne che si sono sottoposte a fecondazione assistita.

I donatori uomini devono avere un'età compresa tra i 18 e i 45 anni, mentre le donne tra i 18 e i 35 anni.

I futuri genitori non possono chiedere come deve essere il loro figlio. In base alle caratteristiche dei partner viene scelto il donatore, così da tutelare l'equilibrio psichico del nascituro. Quindi se i genitori sono per esempio di razza bianca, non sarà scelto un donatore di razza negra, ma un donatore con caratteristiche fisiche simili al genitore sterile.

Un donatore non può mettere al mondo più di 10 bambini, il suo nome resterà anonimo, ma se il bambino, compiuti 25 anni di età, volesse conoscere l'identità del genitore biologico, potrà richiedere le sue generalità, spetterà poi al donatore scegliere se incontrare il figlio oppure no.

Quali sono le tecniche di fecondazione eterologa  

Esistono tre tecniche di fecondazione eterologa: primo, secondo e terzo livello. La tecnica di primo livello è la più semplice e più utilizzata, consiste nell'inserimento del liquido seminale nella cavità uterina. La tecnica di secondo livello, consiste nella fertilizzazione in vitro con trasferimento di embrioni. Vengono prelevati tre ovociti, sistemati su una piastra dove viene fatta cadere una goccia di liquido seminale. Se gli ovociti si fecondano, gli embrioni ottenuti vengono trasferiti nella cavità uterina. Se l'infertilità maschile è più grave, si ricorre alla tecnica di terzo livello. Un solo spermatozoo viene inserito nell'ovocita direttamente con micro-pipetta. In questo caso, la donna deve essere anestetizzata. Il metodo è molto invasivo e poco praticato.