In questo periodo si discute molto della cosiddetta fecondazione eterologa. Che cos'è? Come funziona? Il principio, su carta, è piuttosto semplice: il seme oppure l'ovulo che si utilizzano per la fecondazione provengono da individui esterni alla coppia. Esistono banche del seme dove viene conservato il liquido seminale e centri dove gli ovuli vengono congelati. Utilizzano questo tipo di fecondazione le coppie che vogliono avere un figlio ma uno dei due ha problemi di infertilità.

Il processo della fecondazione artificiale può articolarsi in tre livelli differenti a seconda dei casi: il primo, il più semplice, è quello dove il liquido seminale viene introdotto nella cavità uterina.

Il secondo metodo, utilizzato in certi casi di sterilità, è quello nel quale sugli ovociti scongelati viene versata una goccia di liquido seminale e, dopo la fecondazione, vengono trasferiti nell'utero. Il terzo, quello meno utilizzato poiché particolarmente invasivo, consiste nell'anestesia totale della donna a cui in seguito viene effettuata la fecondazione in vivo.

In Italia con la legge 40 del 19 febbraio 2004 era stata abolita la fecondazione assistita fino all'aprile di quest'anno (2014) quando la vecchia norma è stata dichiarata incostituzionale. Non mancano i pareri discordanti, a partire dalla Chiesa che, con il cardinale Camillo Ruini, vede questo tipo di fecondazione come l'inizio di un "mercato della vita" e di una follia italiana.

Papa Francesco ha ribadito che la posizione della Chiesa riguardo fecondazione eterologa, aborto ed eutanasia non è cambiato di una virgola. Il Pontefice ha anche precisato che la "vita umana è sacra e inviolabile" e non deve essere vista come un bene di consumo da usare e gettare. Il papa ha anche specificato che un bambino deve crescere con un papà e una mamma in un ambiente idoneo ed educativo.

Sulla stessa linea ecclesiastica Eugenia Roccella (NCD) la quale afferma che in questa maniera si sottrae il nascituro a crescere coi propri genitori naturali. Anche Paola Binetti (UDC) si è espressa parlando di "attacco alla famiglia". Dello stesso avviso Maurizio Lupi (NCD) che non sostiene si tratti di una vittoria scientifica ma di un "far west" procreativo e di mercificazione della vita.

Favorevoli, invece, esponenti del PD come il ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina, oltre che dall'oncologo Umberto Veronesi, il quale spera che sia un primo passo per poter far avere figli anche ai single e alle coppie gay, magari modificando i limiti d'accesso attuali. Al fianco degli esponenti del PD si sono schierati anche quelli di SEL che vedono il tutto come la Scienza che progredisce. Nel frattempo le Regioni stanno ricevendo e approvando le linee guida in modo da poter mettere in lista di attesa le coppie che vogliono gratuitamente sottoporsi alla fecondazione eterologa (nelle medesime sedi dove viene già praticata la fecondazione assistita).