La fecondazione eterologa sarà gratuita per i pazienti dell'Emilia Romagna a differenza di quelli delle altre regioni che si troveranno costretti a pagare ticket che variano tra i 400 e i 600 euro. L'Emilia Romagna ha deciso di non applicare questo costo, mentre, ad esempio in Lombardia i cittadini pagheranno l'intero costo dell'eterologa. Essendo una tecnica della procreazione medicalmente assistita, spiega Errani, non cambia nulla per la Regione e per questo si è deciso di lasciare la procedura gratuita.
Ma la scelta dell'Emilia Romagna resta unica a livello nazionale, tutte le altre regioni hanno scelto diversamente accordandosi su un ticket.
Per i pazienti che invece scelgono di muoversi da una regione all'altra si è scelto che sarà la regione di provenienza a rimborsare a quella dove si effettua la fecondazione assistita, come compensazione, la differenza tra la tariffa convenzionale e il ticket pagato. Si ricorda che la fecondazione eterologa ha un costo abbastanza elevato: se fatta in vitro sui 1500 euro, se con inseminazione intrauterina intorno ai 4000 euro (ad eccezione della Lombardia, come verrà spiegato in seguito). In Emilia Romagna tale costo resterà a carico del Servizio sanitario regionale.
Ticket unico
È stato scelto di stabilire una tariffa unica per tutte le altre regioni, che oscilla tra i 400 e i 600, eccezioni sono l'Emilia Romagna che presta il servizio gratuitamente e la Lombardia che lo fa pagare interamente ai pazienti.
Il costo effettivo del ticket, che oscillerà appunto tra le due cifre, sarà stabilito dalle singole regioni. Ora si chiede al governo di stabilire subito se la fecondazione eterologa sarà inserita in LEa perché non è giusto che una coppia lombarda debba pagare interamente la fecondazione eterologa anche se decide di andarla a fare in Emilia Romagna.
In Lombardia, quindi, la fecondazione continuerà a costare tra i 1500 e i 4000 euro, in base a quale tecnica verrà scelta per effettuarla, e le tecniche saranno a pagamento anche se effettuate da strutture di altre Regioni.
