La Regione Lazio ha lanciato un invito ai medici nell'ambito delle nuove Linee Guida per la gestione del rischio clinico in ospedale. L'argomento è stato discusso nell'ambito del seminario "Paziente sicuro in ospedale", che nasce per discutere gli aspetti più importanti che determinano la sicurezza dei pazienti in ospedale e trovare soluzioni adeguate, atte a risolvere eventuali aspetti critici in ambito medico ospedaliero.
Scrivere in stampatello per evitare gravi errori medici
Errori di trascrizione potrebbero essere banalmente evitati, scrivendo sulla cartella clinica in stampatello, in modo chiaro e leggibile.
Il più delle volte il personale infermieristico o addirittura il collega medico, non riescono a decifrare la cura prescritta dal medico di turno, modificandola per errore, a discapito della salute del paziente, al quale viene somministrata una cura non pertinente alla sua patologia.
Tante le prescrizioni mediche non comprensibili per colpa di calligrafie illeggibili e per questo motivo, nasce l'invito all'utilizzo dello stampatello nelle prescrizioni e nelle trascrizioni delle anamnesi, cioè la raccolta di tutte le notizie, informazioni e caratteristiche del paziente, che possono aiutare il personale medico e infermieristico a orientarsi verso una giusta diagnosi e alla sua relativa patologia.
Nuove Linee guida per la gestione del rischio clinico in ospedale
A suggerire questa novità, sono i provvedimenti previsti nelle nuove Linee guida della Regione Lazio, riguardo alla gestione del rischio clinico in ospedale. Secondo un recente sondaggio, circa l'84% degli errori delle terapie ospedaliere, deriverebbe infatti dalla poca leggibilità delle calligrafie dei medici: in Italia più di 300 mila indicazioni non risulterebbero corrette su 8 milioni di ricoveri.
Lecito per un paziente temere per la propria salute, una volta ricoverato in ospedale, visto che ben 8 errori su 10 deriverebbero da errori di trascrizione e relativa errata lettura della cartella clinica.