Chi di noi, da bambino, non ha giocato almeno una volta col mitico Das? Quella pasta di colore bianco modellabile, con la quale abbiamo creato tante cose. Bastava un po’ di abilità con le mani, un po’ di colori e soprattutto fantasia, per creare tutto ciò che si voleva. Una ricerca condotta da diversi enti siti nella città di Firenze - Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica (ISPO), dell’Azienda Sanitaria e dell’Università - però mette in guardia su questo materiale.

Lo studio è stato anche pubblicato dalla prestigiosa rivista scientifica scandinava Scandinavian Journal of Work Environment and Health. Vediamo a quali risultati allarmanti è pervenuta.

Tracce di amianto nel Das prodotto dal 1963 al 1975

Il risultato della ricerca rivela come tra il 1963 e il 1975 nel Das vi fosse traccia di amianto, utilizzato per la sua produzione, gestita fino al 1993 dalla ditta Adica Pongo. Fortunatamente, dal 1976 in poi l’amianto fu sostituito con la cellulosa. I ricercatori che hanno condotto questo studio giungono alla conclusione che quanti soffrano di mesotelioma, senza però essere stati mai esposti ad amianto, potrebbero forse trovare la causa della loro patologia proprio nell'uso di Das da bambini o giovani.

E ciò, sostengono i ricercatori, deve indurre le autorità competenti a controllare i prodotti che giungono dai Paesi nei quali l'amianto non è ancora vietato per legge.

Chi rischia di più

Ma quali sono le categorie di persone che rischiano di più? Ovviamente quanti allora erano bambini e hanno utilizzato il Das a scuola o a casa per puro gioco, ma anche quanti all'epoca erano insegnanti e collaboravano con gli alunni nel creare lavoretti con la pasta. Tuttavia, gli studiosi ci tengono a sottolineare che il Das non è legato solo al mondo dell'infanzia o della scuola, bensì ad altre categorie professionali quali artigiani, restauratori di ceramica e artisti. Precisano comunque che possedere oggetti fatti col Das non è di per sé un rischio ma bisogna stare attenti a non romperli, perché l'amianto diventa pericoloso quando si polverizza.

E questa è una regola generale, che riguarda anche altre categorie di oggetti composte in passato con l'amianto. Si pensi ai tetti che purtroppo coprono ancora oggi in Italia diverse abitazioni, scuole o ospedali.