Sono state scoperte le tre proteine, che aggregandosi formano un'armata vincente e procurano le paralisi tipiche della malattia. Si tratta di una scoperta molto importante, che porterà a nuove cure per la grave patologia. La Sla, diminutivo di Scerosi Laterale Amiotrofica è una malattia progressiva, che porta all'avvelenamento di ogni neurone responsabile dei movimenti di chi è colpito. Il colpevole è un aggregato di tre proteine, che avvelenano il tessuto nervoso, portando alla morte dei neuroni stessi.
Gli studi dei ricercatori sono stati pubblicati sulle riviste americane di scienze e sono validi aiuti per la cura di altre malattie di tipo neurovegetativo, che vengono provocate nella stessa maniera, ma con proteine diverse.
Una di queste è l'Alzheimer.
Chi è colpito da Sla va incontro a graduali paralisi
La seria patologia, nella sua evoluzione, priva chi ne soffre della parola, il paziente non riesce a compiere atti di deglutizione e la respirazione è seriamente compromessa. In pochissimi pazienti si è rilevata la mutazione di una proteina, responsabile della formazione di aggregazioni tossiche per i cervelli. Senza alcuna mutazione genetica, comunque è stato verificato lo stesso risultato micidiale per le cellule nervose. L'unione delle tre proteine in laboratorio si è dimostrata letale e quindi altamente invalidante.
Queste ricerche rappresentano enormi passi avanti per l'individuazione delle cure, che rallentino o fermino il progredire della grave patologia.
Fino a questo momento non era mai stata individuata come causa scatenante l'aggregazione delle proteine. I ricercatori stanno approfondendo in tutti i modi possibili gli studi, per individuare le probabili terapie, in grado di "rompere" l'unione delle tre micidiali nemiche del sistema nervoso. Nuove terapie saranno quindi possibili anche per l'Alzheimer ed il Parkinson.
Nikolay Dokholyan, ricercatore che ha effettuato lo studio, ha riferito che ogni malattia tra le tre citate è dello stesso tipo delle altre, tutte in ogni caso neurodegenerative. Questo importante risultato apre la strada a nuove ricerche su altre serie patologie.