Scoperto il primo gene della memoria, in grado di controllare quello che potrebbe essere definito il GPS nel nostro cervello. Uno studio italiano, condotto presso l’Istituto Telethon di Pozzuoli, ha individuato una sorta di sistema che si insedia nella memoria, sin dai primi anni di vita. Il GPS, infatti, è in grado di regolare una delle strutture fondamentali della memoria, ovvero l’ippocampo. I ricercatori sono giunti a tale scoperta, osservando come l’assenza del gene definito ‘COUP-TFI’, determinava imperfezioni sia nella dimensione che nella forma dell’ippocampo.

In questo modo anche la memorizzazione degli elementi circostanti risultava essere molto difficile.

Cos'è l'ippocampo

L’ippocampo è la parte fondamentale del cervello che si occupa di formare e memorizzare i ricordi. Questi possono essere considerati non importanti ed essere legati alla quotidianità come, ad esempio, ricordare una sequenza di azioni svolte durante la giornata. I ricercatori sostengono sia importante riconoscere che la parte inferiore dell’ippocampo sia però anche associata a tutte quelle memorie emozionali, legate agli stati d’animo, quali ansia e tristezza.

Gli studiosi dell’Istituto di Napoli hanno condotto la ricerca grazie alla quale sono riusciti ad individuare il primo gene della memoria.

Fotografato anche in passato, soltanto oggi è stato portato alla luce. Infatti, grazie al recente studio, i ricercatori sono riusciti ad individuare le caratteristiche e le funzioni del nuovo gene. Il COUP-TFI sembrerebbe essere il custode del GPS situato nel cervello.

Lo studio, pubblicato sulla rivista ‘Cerebral Cortex’, ha aperto così nuove ricerche, individuando possibili cure per risolvere i disturbi legati alla memoria del cervello.

Secondo la ricerca, in assenza del gene, si potrebbe determinare un’alterazione del volume della struttura cerebrale. Precedenti studi hanno sostenuto che soltanto ictus e altre patologie legate al cervello avrebbero potuto influire sulla crescita del volume dell’ippocampo, ma grazie ai nuovi studi napoletani, oltre a queste forme cognitive, si è giunti ad una nuova conoscenza.

Ovvero tale processo può essere compiuto anche dal COUP-TFI.Uno dei prossimi obiettivi sarà quello di approfondire lo studio sul nuovo gene. Chissà che le successive ricerche possano portare all’individuazione di ulteriori alterazioni in altre zone dell’ippocampo e in geni futuri. Se vuoi rimanere aggiornato su questo ed altri argomenti, clicca sul tasto"Segui"vicino al nome ad inizio articolo.