Una nuova speranza si apre per le persone affette da Leucemia linfatica cronica, il tumore del sangue più diffuso in assoluto. Le novità arrivano dall’Ospedale San Raffaele di Milano dove un gruppo di ricercatori, finanziati grazie alle risorse provenienti dalla ricerca contro il cancro, ha individuato le cellule che ne aumentano la crescita identificando anche una terapia per la cura della leucemia linfatica cronica. I ricercatori hanno scoperto che questa malattia è alimentata dalle cellule del sistema immunitario deputate alla difesa, cellule denominate macrofagi e che hanno il compito di difendere l’organismo da infezioni .

Gli scienziati hanno studiato nei dettagli l’interazione tra le cellule e il microambiente, scoprendo che le terapie convenzionali adottate fino ad oggi riescono a combatterle solo parzialmente, ma questo nuovo studio apre la strada alla ricerca di nuove terapie basate su informazioni scientifiche nuove e importanti. La sorpresa più grande, per i ricercatori, è stata quella di vedere come, in assenza di macrofagi, la leucemia linfatica cronica no progredisce e, addirittura, in alcuni casi è anche regredita. Gli esperimenti sono stati effettuati su alcuni casi posti sotto osservazione dal nucleo scientifico che ha operato presso l’ospedale San Raffaele di Milano ed ha come primo autore della pubblicazione il dottor Giovanni Galletti che ha spiegato come questa ricerca sia unica nel suo genere.

I farmaci in fase di sperimentazione clinica

I farmaci atti alla cura della Leucemia linfatica cronica e basati sulla nuova ricerca scientifica con lo specifico compito di combattere i Macrofagi sono in via di sperimentazione, ma intanto la notizia molto positiva è che separando queste cellule si migliora la sopravvivenza del paziente senza avere effetti collaterali. L’auspicio dei ricercatori è che presto le persone affette da questa tipologia di leucemia possano beneficiare dei questa nuova scoperta con l’utilizzo di farmaci efficaci a combattere la malattia.