Il successo del metodo dietetico per contrastare l’ipertensione DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension), si basa, soprattutto, sulla ridotta assunzione di sodio (inferiore ai 2.4 grammi al giorno), principalmente contenuto nel sale da cucina (cloruro di sodio).

Ricca di ortaggi, frutta, cereali a chicco intero (farro, orzo), derivati del latte a basso contenuto di grassi saturi, di sali minerali (magnesio, potassio, calcio) e fibre, ha rivelato, in molti studi, di ridurre la pressione arteriosa, di migliorare il profilo lipidico e glicemico e l’insulino-sensibilità.

I macronutrienti sono stati utilizzati nei seguenti rapporti: carboidrati (50-60%), proteine (15-20%) e grassi (30%).

I dati raccolti da 13 studi clinici e pubblicati sulla rivista Obesity Reviews, nel maggio 2016, hanno mostrato che con questo tipo di dieta, normocalorica, il peso si è lentamente ridotto di circa 1.4 kg in 8-24 settimane e la circonferenza addominale di circa 2.0 cm in 24 settimane; quando è stata assunta in quantità inferiori di nutrienti (ossia ipocalorica), nello stesso rapporto in percentuale, la perdita di peso e la diminuzione del grasso viscerale, sono stati ancora più significativi rispetto a quelli di altre diete.

Questo metodo nutrizionale può avere, dunque, un’azione maggiore se l’apporto calorico viene ridotto. 

Sindrome metabolica

E’ un insieme di fattori di rischio cardiovascolare, come ipertensione, obesità addominale (grasso viscerale e circonferenza addominale), alterazioni dei livelli di glucosio, di colesterolo LDL e trigliceridi nel sangue.

Aumenta il rischio del diabete di tipo 2, l’aterosclerosi, l’ictus cerebrale e la mortalità.

E’ prevalente nell’adulto, ma una percentuale che si aggira attorno al 10% riguarda anche gli adolescenti. L’aterosclerosi (ossia la formazione di placche di colesterolo nel sangue), e l’insulino-resistenza, possono iniziare già in età precoce e quindi è necessario e urgente fare prevenzione nei bambini.

La maggior parte degli individui con sindrome metabolica sono in sovrappeso o obesi, pertanto la perdita di peso è la prima raccomandazione per migliorarne gli aspetti. 

DASH, dieta terapeutica e meccanismo di azione

La dieta DASH, viene fortemente consigliata, perchè le percentuali dei macronutrienti, carboidrati (50-60%), proteine (15-20%) e grassi (30%), provenienti dagli alimenti, rispecchiano esattamente la composizione corporea dell’individuo.

Inoltre, la grande quantità di frutta e verdura nella dieta, apporta fibre ed elementi preziosi (folato, vitamina C, carotenoidi, fitosteroli ad azione anticolesterolo e antiossidanti) che contrastano la sindrome metabolica.

L’eliminazione dei cereali raffinati, dei dolci e la diminuzione significativa del sale, contenente sodio, migliorano notevolmente i parametri metabolici; un alto contenuto di sodio altera, infatti, il metabolismo, mediante attivazione del sistema renina-angiotensina-aldosterone.

I benefici della dieta possono anche essere spiegati con l’elevato apporto di potassio (1.5 maggiore rispetto a quello di altre diete); questo sopprime l’insulino-resistenza indotta dal sale, diminuisce la produzione di radicali reattivi con l’ossigeno e migliora il profilo lipidico; la quantità elevata di calcio e magnesio  incrementa anche la tolleranza al glucosio e tende a normalizzare i parametri lipidici.