La meningite è un'infiammazione delle membrane che circondano il cervello ed il midollo spinale, che sta tornando in Italia. Di solito è preceduta da un'infezione delle vie aeree superiori, o meno spesso, da sinusite o un'otite media; può inoltre provenire da una lesione, come la puntura lombare o una ferita penetrante. I batteri patogeni attraversano la barriera ematoencefalica, invadono lo spazio subaracroideo causando così la risposta infiammatoria.
Agenti causali comuni sono la Neisseria Meningitidis (meningite meningococcica), l'Haemophilus Influenzae e lo Streptococcus Pneumoniae. L'Escherichia Coli e la Listeria Monocytogenes colpiscono in genere i lattanti. Può esistere una meningite da funghi o parassiti, specie nei pazienti immunocompromessi.
Se la meningite è causata da un virus è detta meningite asettica. Questa può essere prodotta anche da agenti non infettivi, come il sangue raccoltosi nello spazio subaracnoideo.
Complicanze della meningite sono le convulsioni, aumento della pressione intracranica, erniazione del tronco cerebrale, sindrome da secrezione inappropriata di ormone antidiuretico, sordità, idrocefalo, cecità, ritardi dello sviluppo, incapacità di apprendimento, fino al decesso.
Le manifestazioni più comuni di meningite sono: cefalea, febbre, rigidità nucale, fotofobia. La febbre elevata ed il vomito sono comuni nei bambini. Inoltre si può avere un'alterazione dello stato mentale. Segni caratteristici dell'irritazione meningea sono la rigidità nucale e la positività ai segni di Kernig e Brudzinski. Può essere presente anche un'eruzione cutanea petecchiale o purpurica, la quale è riconducibile a meningite meningococcica o da Pseudomonas.
I bambini possono mostrare cambiamenti comportamentali, fissità dello sguardo, rifiuto verso il cibo, convulsioni. Può capitare, nei bambini con meno di 2 mesi di età uno stato di irritabilità, letargia, vomito, alimentazione scarsa, convulsioni, ipotermia, febbre, pianto con tonalità alta.
Nei bambini di età compresa tra 2 mesi e 2 anni si possono avere i sintomi sopra descritti più alterazione del sonno, tensione della fontanella, febbre o segni di irritazione meningea. Al di sopra di 2 anni il bambino presenterà: vomito, cefalea, letargia, febbre, fotofobia, confusione mentale.
La valutazione diagnostica si compone di:
1.emocromo con formula leucocitaria, che mostra l'aumento dei globuli bianchi e dei neutrofili
2. Colture del sangue, delle urine e nasofaringee per identificazione dell'organismo causale
3. Rachicentesi, per ottenere liquor, per determinare se c'è un aumento del numero delle cellule e talvolta isolare il microrganismo causale
4. TAC e RM, con o senza mdc, escludono altre patologie a carico dell'encefalo.
La gestione farmaceutica da parte del team clinico-assistenziale della meningite si compone di una copertura antibiotica somministrata per via endovenosa in grandi dosi per consentire che una dose adeguata passi attraverso la barriera ematoencefalica. Verranno inoltre somministrati corticosteroidi per ridurre l'edema cerebrale; verrà poi fornita assistenza di sostegno al bambino o adulto con malattia critica o in coma. La plasmaferesi è stata utilizzata solo sperimentalmente; verranno poi forniti agenti antimicotico e/o antiparassitari e vaccino meningococcico per i soggetti a rischio.
Le persone a stretto contatto verranno avvisate dell'importanza del trattamento profilattico, quando e come iniziare la profilassi.
Inoltre si incoraggierà a seguire lo schema terapeutico in accordo con le indicazioni terapeutiche poichè l'agente infettivo deve essere completamente eliminato dal corpo. Si consiglierà di riferire febbre recidiva, fontanella tesa nel lattante o eventuali menomazioni neuologiche.
È fondamentale ricordare l'importanza della vaccinazione meningococcica e della copertura del vaccino, nonchè dell'educazione sanitaria e sociale anche a livello di comunità.