La meningite è una malattia rara, molto temuta da coloro che hanno figli in tenerà età, poiché attacca specialmente i bambini causandone, molto spesso, la morte. E' possibile prevenire la meningite vaccinandosi ma, come riporta Il Corriere della Sera, il vaccino non garantisce al corpo una protezione totale, ma può servire a attenuare i sintomi dell'infezione. Dato che il numero di decessi sta aumentando in Italia, le persone cominciano a chiedersi se si tratti di una vera e propria epidemia. Ecco, di seguito, le risposte degli esperti.

Che cos'è la meningite

La direttrice del Centro Nazionale di epidemiologia, la Dottoressa Stefania Salmaso, spiega che all'origine dell'infezione possono esserci virus o batteri. Come riporta la rivista Focus, i batteri sono quelli che causano le forme più gravi di meningite e la maggior parte dei casi di morte. La malattia produce un'infiammazione del midollo spinale e della membrana che riveste il cervello. La difficoltà che si ha nel notare la meningite è che spesso viene confusa con altre patologie, causando un ritardo della diagnosi che fa aumentare esponenzialmente il rischio di morte. Dalla contrazione dell'infezione, di cui i principali responsabili sono lo pneumococco, il meningococco e il Hemophilus influenzae, si deve attendere minimo 20 ore prima che i sintomi si manifestino.

Si tratta di epidemia?

La situazione attuale in Italia, non permette ancora, fortunatamente, di parlare di epidemia. Gli esperti hanno suggerito un termine migliore da utilizzare, ovvero Iper-endemia, giacché man mano che si va avanti aumentano le persone portatrici del batterio responsabile dei casi di meningite. Dal primo mese del 2015 sono stati contati 74 casi di meningite in Toscana, di cui 13 si sono rivelati mortali.

Per questo motivo la regione Toscana sta adottando un piano di vaccinazione a tappeto contro il meningococco C, responsabile della malattia. Il vaccino è offerto gratuitamente alla maggior parte delle persone, poiché il contagio avviene per via aerea.