La Salute degli italiani sta peggiorando. Le cause sono diverse e sicuramente la crisi economica di questi anni ha un suo forte peso. Sono alquanto inquietanti i dati diramati dal Rapporto Osservasalute 2016 sulle aspettative di vita degli italiani, purtroppo in calo. Inoltre, si sta verificando una riduzione della aspettative di vita tra il Nord e il Sud. Con una Regione che sta messa particolarmente peggio di tutti.
Vediamo dunque qual è il triste quadro dipinto dal Rapporto Osservasalute 2016 sulla aspettativa di vita degli italiani.
Campania messa peggio su aspettativa di vita
Partiamo col dire che parliamo di “zero virgola”, ossia che al 2015, la speranza di vita alla nascita è più bassa di 0,2 anni negli uomini e di 0,4 anni nelle donne rispetto all’anno precedente. Ovvero, c’è la speranza di vivere fino a 80,1 anni per i primi e 84,6 anni per le secondo. Le donne sono ancora avvantaggiate nel sopravvivere agli uomini di 4,5 anni in più, sebbene anche questo trend si stia riducendo. Prima parlavamo di Sud messo peggio del Nord. E il tutto fa pensare sempre al gap economiche tra le due zone italiane.
Nel Mezzogiorno è più alta la possibilità di morire prematuramente sotto i settant’anni. Se ad esempio la speranza di vivere a Trento è mediamente sugli 82,3 anni, in Campania arriva a 80,5 anni. Ed è proprio la Campania la Regione italiana che sta messo peggio di tutte. Una regione dove è molto alta anche la povertà dei più piccoli, spesso soggetti a mancanze anche di alimenti primari e cure sanitarie. Molti tra loro sono anche obesi. Fortunatamente, il tasso di mortalità è sceso ovunque negli ultimi quindici anni: del ventisette percento al Nord, ventidue al Centro e venti al Sud ed Isole.
Aspettative di vita in diminuzione: le ragioni
Quali sono i motivi di questi dati negativi? Vanno ricercati nelle ragioni economiche, certo, ma anche in sbagliati stili di vita.
Il Rapporto infatti dice che gli italiani sovrappeso o obesi sono ancora tantissimi. Un italiano su dieci è infatti obeso, quasi la metà degli over 18 è sovrappeso, specie al Sud. I bambini sovrappeso o obesi sono uno su cinque. Solo un italiano su tre è invece sportivo, mentre quattro su dieci è sostanzialmente sedentario. Poi c’è il fumo. Un italiano su cinque è un assiduo fumatore, con una crescita tra le donne: oltre quattro milioni contro i poco più di sei milioni tra i maschi. Infine, in crescita anche l’uso di alcolici ed antidepressivi, con l’età media “della prima volta” che cala sempre più.