Arriva in Italia per la prima volta un macchinario in grado di sconfiggere il tremore causato dal morbo di parkinson. La caratteristica del tremore è infatti tipica del morbo e l'uso del macchinario per eliminare questa problematica è veramente molto utile. Il suo utilizzo non prevede inoltre alcuna tecnica invasiva e pare sia efficace nell'80% dei casi.

I dettagli

Il macchinario è stato presentato al pubblico ed utilizzato per la prima volta all'interno dell'Ospedale Borgo Trento dell'azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona.

Il macchinario è stato testato nei mesi scorsi e si è riscontrato l'inesistenza di effetti collaterali che avrebbero potuto mettere a rischio le persone affette dal morbo di Parkinson. Fino a qualche anno fa si pensava che la malattia interessasse solo i più anziani, ma a quanto pare la problematica i sta diffondendo sempre più anche tra i meno anziani. La malattia si manifesta con tremori alle mani e problemi di equilibrio.

Lo strumento in questione prende il nome di RgFUS Magnetic Resonance guided Focused Ultrasound. Questa non è solo la prima volta che viene utilizzato in Italia, ma anche la prima volta che un apparecchio di questo tipo con piattaforma multipla viene istallato in Europa.

La macchina interessata consente il trattamento della problematica attraverso due tipi di tecnologie: Ultrasuoni Focalizzati ad alta intensità e Risonanza Magnetica 3 Tesla. La prima tecnologia permette di produrre la termo ablazione nel punto interessato, mentre la seconda localizza il luogo da colpire e monitorare.

Gli impieghi futuri

Naturalmente la macchia è di grande utilità per coloro che soffrono del morbo di Parkinson. Per un imminente futuro si prevedono altri utilizzi non solo nel campo della neurologia o per i tremori causati dal morbo, ma anche nell'ambito oncologico per i tumori benigni. Pare inoltre che il macchinario potrebbe essere utilizzato anche per quanto riguarda la salute della donna ed in particolar modo per attaccare i fibromi uterini e per l'adenomiosi.

Il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Francesco Cobello ha rivelato che questo macchinario ha richiesto un investimento di più di 700 mila euro, ma grazie ad esso è possibile risolvere alcune problematiche che vanno interferire con la vita quotidiana di alcune persone. Addirittura il mezzo potrebbe essere impiegato per il rilascio di alcuni farmici all'interno del cervello umano. Staremo a vedere quello che accadrà nel corso del tempo.