La tecnologia di oggi è alla portata di tutti e, in modo ancora più forte, alla portata dei bambini: perché spesso i genitori o chi ne fa le veci per evitare capricci o comunque per farli distrarre dal pianto utilizzano sempre di più questo espediente per farli calmare. Secondo gli studiosi questo è un atteggiamento da evitare assolutamente, perché si potrebbe incorrere a conseguenze rischiose.
I rischi di un uso sconsiderato degli smartphone
La Società Italiana di Pediatria (Sip) ha pubblicato un articolo pubblicato sulla rivista "Italian Journal of Pediatrics" secondo cui un utilizzo eccessivo degli smartphone, dei PC o tablet (qualsiasi dispositivo con uno schermo) al di sotto dei due anni provocherebbe un basso rendimento dell'attenzione, potrebbe interferire con lo sviluppo cognitivo e limiterebbe fin da subito il relazionarsi con i coetanei.
Per i bambini di età compresa fra i tre e gli otto anni bisogna limitare l'uso ad un'ora o due, e comunque non si dovrebbe ricorrere allo smartphone per calmare i capricci, perché in questo modo si mina precocemente e pericolosamente la salute psicofisica del bambino. Ci sono molti metodi alternativi per distrarli: basti pensare ai comuni giochi della propria infanzia, oppure ai disegni.
Non demonizzare gli smartphone
Con questo discorso però non si ha l'intenzione di demonizzare l'utilizzo dei dispositivi: ci sono molte applicazioni che potrebbero essere altamente utili per l'apprendimento dei bambini, anche se spesso non sono fatte per l'interazione con gli altri. L'importante è che non si utilizzino per più ore al giorno, durante i pasti e prima di andare a dormire, perché potrebbero compromettere il cambio di sonno-veglia, la vista, l'udito e il metabolismo.
E questo vale anche per le persone ormai adulte. Neanche la comune televisione in camera da letto è da consigliare perché potrebbe provocare disturbi quali incubi notturni e stanchezza dopo il riposo e il sonno, rendendoli vani.
I dati statunitensi e italiani
Questi dati sono da ricondurre alla realtà statunitense secondo la quale nel corso del primo anno di vita già il 92% dei bambini comincia ad utilizzare i device dei parenti o dei genitori.
In Italia 8 bambini su 10 fra i 3 e i 5 anni sanno già usare uno smartphone o un tablet con il consenso deliberato dei genitori, ma solo alcuni di questi (appena il 29%) chiede consiglio al pediatra riguardo l'utilizzo dei device in tenera età. Un atteggiamento che si dovrebbe prendere più in considerazione: una consultazione medica è sempre un valido accorgimento per ogni aspetto della vita quotidiana.