I farmaci sono usati dai cittadini molto spesso in maniera poco pacata. Molti sono infatti coloro che utilizzano il fai da te quando si tratta di curare delle piccole problematiche, come mal di testa o dolori articolari. Più volte è stato ribadito da diversi medici come questa pratica sia del tutto scorretta e dannosa per la Salute a lungo andare. I medicinali sono comunque un elemento indispensabile per la cura di determinate problematiche più o meno gravi, ma purtroppo ci sono diversi effetti collaterali per ogni tipologia di medicina utilizzata.

Secondo quanto emerge da uno studio dell'Università dell'Illinois, pubblicato sul Journal of American Medical Association, sarebbero più di 200 i farmaci che tra gli effetti collaterali avrebbero patologie come la depressione.

I risultati dello studio dell'Università dell'Illinois

La ricerca in questione, come detto, è stata pubblicata sul Journal of American Medical Association, dove viene fatto il punto della situazione sui farmaci e sui loro effetti indesiderati. Sarebbero infatti all'incirca 200 i farmaci di uso comune, come ad esempio gli antidolorifici, gli anticoncezionali, le pillole per il cuore e quelle per la pressione, che tra gli effetti collaterali hanno la depressione. Secondo quanto emerso dallo studio, uno statunitense su tre usa sotto prescrizione medica questa tipologia di farmaci che può dunque aggravare il disturbo della depressione in chi ne è già affetto e portare addirittura al suicidio.

Un argomento da non sottovalutare, dunque, dato il largo uso che i cittadini fanno di questa tipologia di medicinali.

I dati sugli effetti collaterali

In base ai dati dello studio, più del 15% dei cittadini adulti che hanno fatto uso di tre o anche più di questi farmaci contemporaneamente, hanno avuto come effetto collaterale la depressione durante l'assunzione.

In chi ne ha usato solo uno, invece, la percentuale di depressi è pari al 7%, mentre per coloro che ne hanno assunti due si parla del 9%. I ricercatori hanno dunque sottolineato come l'effetto collaterale della depressione sia molto sottovalutato, ma questo è andato crescendo negli ultimi anni. Gli studiosi hanno infatti scoperto che, nel periodo 2005-2006, l'effetto collaterale della depressione è aumentato del 35%, mentre dal 2013 al 2014 si è avuto un incremento del 38%. In questo stesso periodo è anche salito l'utilizzo di antiacidi come gli antagonisti H2 che sono utilizzati per curare problematiche come la gastrite.