Le partite di verdure e zuppe surgelate a rischio a causa del batterio della Listeria sono state ritirate dal mercato italiano a titolo preventivo, e non c'è nessun 'focolaio' di infezione che potrebbe compromettere la Salute dei cittadini, anche se in alcuni Paesi europei la situazione sembra più preoccupante. Il ritiro è stato esclusivamente preventivo. Ad assicurarlo è il ministro della Salute, Giulia Grillo.
L'allarme è scattato all'inizio dell'anno, ma solo venerdì scorso è divenuto di dominio pubblico: riguarda principalmente i prodotti della nota marca Findus, in particolar modo minestroni e verdure varie.
Contaminazione di Listeria non preoccupante
La diffusione dei prodotti contaminati di questa famosa marca è stata definita 'contenuta', dunque non sono necessari allarmismi, soprattutto qui in Italia. La Coldiretti, infatti, ha consigliato di non provocare ingiustificate paure contro questi prodotti, soprattutto perché sono moltissimi i cibi surgelati consumati all'anno dalle persone: nel solo 2017 sono stati registrati 402,5 milioni di chili di vegetali venduti (e dunque assunti) con un aumento dell'1,8%.
Un numero considerevole, che potrebbe seriamente gettare nel dubbio milioni di persone senza motivo.
Paura di Listeria immotivata
Non ci sono quindi pericoli concreti per la salute per chi ha assunto verdure e zuppe. Coloro che non sono del tutto convinti della sicurezza dei prodotti surgelati devono innanzitutto sapere che i marchi di produzione controllano sempre i propri prodotti, per garantire una assunzione sana e priva di pericoli. Ma non è tutto: dopo alcuni controlli effettuati dall'Asl di Latina, su alcuni lotti sono stati riscontrati risultati negativi per quanto riguarda questo batterio. Inoltre, per i prodotti surgelati in genere è prevista una cottura direttamente sui fornelli di casa nostra che di per sé "distrugge" batteri pericolosi per la nostra salute, azzerando le probabilità di essere infettati dal batterio e proteggendo l'organismo di chi assume questi cibi.
Il batterio di Listeria monocytogenes, in particolare, "muore" ad appena 65 gradi Celsius, dunque molto prima che l'acqua utilizzata per la cottura arrivi ad ebollizione.
A cosa sono dovuti i casi di Listeria in Europa
Il dottor Dario de Medici, microbiologo del dipartimento sicurezza alimentare dell’Istituto Superiore di Sanità, ha fatto presente che i casi di Listeria registrati negli ultimi tre anni in giro per i paesi europei, in particolare in Austria, Finlandia, Gran Bretagna e Svezia fanno presupporre che i cibi siano stati mangiati crudi, senza effettuare alcun tipo di trattamento culinario e senza aver lavato accuratamente i cibi prima dell'assunzione.