Il virus West Nile ha portato alla morte di una seconda persona, la prima in Veneto. Ad essere colpito questa volta è stato un uomo di settantanove anni. L'uomo, con residenza in provincia di Verona, ha contratto la tipologia neuroinvasiva del virus. Nella giornata di ieri, l'assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, ha reso nota la notizia della morte dell'anziano. In questi ultimi mesi, il West Nile sta facendo molto discutere.

La trasmissione può avvenire tramite una semplice puntura di una zanzara che fa parte della specie Culex.

I casi di contagio

Non molti giorni fa, si era diffusa la notizia della morte di un anziano di 77 anni che abitava a Cento (Ferrara). L'uomo che aveva contratto il virus West Nile, non stava già molto bene di Salute perché soffriva di problemi cronici cardiorespiratori. Dopo pochi giorni dal contagio è infatti avvenuto il decesso all'interno dell'ospedale di Cona. In Veneto, si calcola che a partire da giugno 2018 fino ad oggi, si siano verificati 19 casi di contagio da West Nile. L'assessore Coletto ha espresso le sue sentite condoglianze ai parenti del 79enne e si è dichiarato addolorato per quanto accaduto.

L'uomo ci ha tenuto però a precisare che non è il caso di creare allarmismi, perché il decesso in caso di contagio dal virus in questione, può avvenire solo nello 0,1% dei casi. La Direzione regionale Prevenzione si è già attivata per controllare maggiormente i virus che vengono trasmessi tramite vettori. Le Aziende Ulss hanno inoltre consigliato di incrementare le disinfestazioni all'interno di tutti i Comuni.

Nessun allarmismo

Coletto ha specificato che ogni volta che si verificherà un caso di contagio umano, verrà effettuato presso il comune colpito una disinfestazione secondaria. Tutti gli ospedali sono già preparati per diagnosticare e curare tempestivamente coloro che verranno contagiati.

Gli esperti raccomandano soltanto di usare le dovute precauzioni, come applicare repellenti ed evitare che si formino ristagnamenti di acqua in giardino dove le zanzare possono deporre le loro uova in tutta tranquillità.

In base ai dati ufficiali, l'Italia è la nazione europea con il maggior numero di contagi dal virus West Nile segnalati: dal 2008 al 2016 i casi di contagio avvenuti sono stati circa 210. I sintomi non sono gravi, se non in pochissimi casi e dunque non è necessario allarmarsi più di tanto. All'interno del sito web della regione Veneto, è presente inoltre una guida che parla del corretto utilizzo dei repellenti.