La Spagna, in via precauzionale, lancia lo stato di allerta internazionale per il pericolo di epidemia di infezione causata dal batterio della Listeria nella carne. Al momento nel Paese ci sarebbero 150 casi conclamati di infezione e oltre 500 casi sospetti. Le autorità spagnole temono per l'eventualità di contagio di alcuni turisti che si trovavano nel Paese nelle scorse settimane.
Le autorità spagnole avrebbero identificato la causa dell'epidemia in alcuni lotti di carne di maiale macinata, prodotti dalla ditta Magrudis SL e commercializzata con il marchio La Mechà, che sono stati immediatamente ritirati dal commercio
Tra gli episodi confermati di infezione, la maggior parte è stata registrata in Andalusia, nel Sud della Spagna, da dove sarebbe partita l'infezione causata dalla carne contagiata dal batterio della Listeria. Altri casi, che hanno richiesto il ricovero ospedaliero sono stati segnalati anche in Catalogna, nel nord della Spagna.
Al momento ci sarebbe stata una sola vittima in Spagna.
Si tratterebbe di una donna di 90 anni con precedenti problemi di Salute. I casi in cui si è reso necessario il ricovero sarebbero al momento circa 50, soprattutto tra donne in stato interessante e bambini. Negli ultimi anni, il batterio della Listeria ha trovato diffusione attraverso il circuito della grande distribuzione, catene di ristorazione e supermercati.
La Listeriosi
La Listeriosi è la malattia infettiva causata dal batterio della Listeria monocytogenes, che si trasmette attraverso l'ingestione di cibi contaminati, definita una tossinfezione alimentare dall'Istituto superiore della Sanità. Raramente l'infezione può svilupparsi con il contatto diretto con persone o con l’ambiente contaminato.
L'infezione si manifesta con un quadro clinico abbastanza severo, soprattutto quando sono coinvolti soggetti più fragili, come anziani, neonati, donne in stato di gravidanza o persone con problemi immunologici.
Dove si trova il batterio
Il batterio che provoca la Listeria è piuttosto diffuso in tutto l'ambiente. Lo si trova nella vegetazione, sul suolo e nelle feci di molte specie animali. La contaminazione può riguardare tutte le fasi della catena di produzione degli alimenti, resistendo a lungo anche in alimenti conservati o refrigerati. La temperatura ideale per la vita e la riproduzione del batterio della Listeria è molto ampio, da zero a 45 gradi centigradi.
Sono moltissimi gli alimenti soggetti all'infezione da Listeria, dalla carne al pesce, latte non pastorizzato, formaggi molli, verdure crude, cibi pronti all'uso, hot dog, insalate in busta, pesce affuminato.
Listeria: i sintomi
L'infezione da Listeria si manifesta a poche ore dall'ingestione del cibo contaminato e, in base alla gravità del quadro clinico, può manifestarsi con diversi sintomi, dalla febbre alta alla endocardite, peritonite e perdita della funzionalità motoria.
Il pericolo maggiore del contagio durante la gravidanza è rappresentato dalle conseguenze negative sul feto. I quadri clinici più severi possono portare al parto prematuro, all'aborto, aumenta altresì il rischio di decesso del feto. Nei soggetti con sistema immunitario compromesso, l'infezione da Listeria può causare encefaliti, meningiti e setticemia.
Listeria: cura e prevenzione
Il batterio della Listeria ha un’incubazione media di tre settimane.
La cura dei sintomi da Listeria si trattano con antibiotici. Molto importante è anche la prevenzione, che consiste in tutte quelle precauzioni che possono impedire il contagio, come l'attuazione di norme igieniche (lavarsi spesso le mani, bollire le posate), curare la cottura dei cibi cotti e migliorare la pulizia di quelli crudi.