Uno studio americano pubblicato su acpjournals.org evidenzia che i nottambuli rischiano il diabete il 19% in più. Si legge nei risultati dello studio che: "I partecipanti che riferivano di avere un cronotipo "decisamente serale" avevano il 54% di probabilità in più di avere uno stile di vita non sano rispetto ai partecipanti che riferivano un cronotipo "decisamente mattutino". Per "cronotipo" si intende il periodo in cui una persona desidera essere o è maggiormente attiva. Ad esempio vengono dette persone "allodole" quelle più attive al mattino e persone "gufo" quelle più attive alla sera.

Nelle conclusioni dello studio, fatto su oltre 63mila infermieri che avevano turni anche in orario notturno, si legge: "Infermieri di mezza età con un cronotipo serale avevano maggiori probabilità di riferire comportamenti di vita non salutari e un rischio maggiore di diabete rispetto a quelle con un cronotipo mattutino. Attività fisica, dieta e altri fattori modificabili dello stile di vita ha attenuato gran parte, ma non tutto, l'aumento del rischio di diabete".

Lo studio statunitense

Sono questi i risultati che emergono da una vasta indagine condotta da una équipe di ricercatori del Brigham and Women's Health Hospital di Boston, Massachussets (USA), e pubblicata sulla rivista Annals of Internal Medicine.

Gli scienziati del team hanno valutato oltre 63.000 persone che svolgevano la professione infermieristica, quindi con turni anche in orario notturno. Le persone valutate erano comprese nella fascia di età tra i 45 ed i 62 anni, e sono compresi nello studio americano Nurses Health Study II. I pazienti studiati sono stati seguiti per un lungo periodo di tempo, dal 2009 al 2017.

Nessuno di loro era già diabetico, né affetto da problematiche tumorali o cardiovascolari. Per quanto riguarda i cosiddetti nottambuli, gli scienziati hanno definito come tali coloro che preferiscono andare a dormire dopo la mezzanotte e svegliarsi dopo le 8.00 del mattino. I mattinieri, invece, preferiscono andare a dormire prima della mezzanotte e svegliarsi prima delle 8.00 del mattino.

Il team di ricerca ha anche raccolto dai partecipanti una serie di informazioni riguardanti l'alimentazione, l'attività fisica, l'utilizzo di alcool e fumo, il peso corporeo e l'Indice di Massa Corporea, nonché l'eventuale presenza di diabete in famiglia.

I risultati dello studio

Nell'ambito di tutte le persone studiate, è emerso che circa l'11% dei partecipanti allo studio si riconosceva nel cronotipo dei "nottambuli", mentre un 35% circa era appartenente al cronotipo dei "mattinieri". Gli altri partecipanti si ponevano in un'area intermedia. Per i nottambuli è stato evidenziato un maggior rischio di contrarre diabete di tipo 2 del 72% rispetto agli altri. Valutando anche lo stile di vita, il rischio si riduce, ma rimane sempre un 19% più alto rispetto agli appartenenti al gruppo dei mattinieri.

Per quanto riguarda gli infermieri, coloro che seguivano un sano stile di vita rientravano fra i nottambuli solo per il 6% del totale. Invece, tra coloro che avevano stili di vita meno salutari, il 25% rientrava fra i nottambuli. Chi ha abitualmente una vita più intensa di notte anziché di giorno ha dunque maggior rischio di svolgere scarsa attività fisica, bere alcoolici e fumare di più, nonché compiere più abusi alimentari. Il ritmo circadiano di chi è nottambulo potrebbe alterare in senso negativo anche il funzionamento dell'insulina, ossia dell'ormone coinvolto nel metabolismo degli zuccheri e dell'alimentazione.