L'osteoporosi riguarda una donna su tre ed un uomo su cinque, ed è una condizione di rischio inizialmente silente. Fondamentale l'attenzione agli stili di vita ed alla diagnosi precoce per prevenirne le conseguenze.

Una condizione che riguarda tutti

Si pensa che l'osteoporosi riguardi solo le donne, soprattutto anziane, ma non è così. In occasione del 20 ottobre, giornata mondiale dell'osteoporosi, gli ortopedici della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia e l'OMS hanno reso noti i dati epidemiologici di questa patologia e ricordato la fondamentale importanza di una diagnosi precoce.

Infatti, è una condizione inizialmente silente, che frequentemente si evidenzia in occasione di indagini radiologiche eseguite per altri motivi. Ma in molti casi la diagnosi viene effettuata in occasione di una frattura, che spesso è proprio una frattura da fragilità. L'osteoporosi riguarda circa 5 milioni di persone in Italia, una donna su tre ed un uomo su cinque tra gli over cinquanta. Si tratta quindi di persone ancora in età attiva, lavorativa e produttiva. Le cause sono multifattoriali; i fattori di rischio modificabili sono relativi a stili di vita ed alimentazione, quelli non modificabili riguardano, età, genere ed ereditarietà.

La prevenzione

La massa ossea aumenta nel corso dello sviluppo fisico e raggiunge il culmine attorno ai 20-25 anni.

Dopo tale età, l'osso si rimaneggia ed inizia a perdere validità con l'avanzare degli anni. Dunque, l'attività fisica è un valido strumento per la prevenzione dell'osteoporosi, dato che potenzia la muscolatura e mantiene un buon livello di calcio nelle ossa, e va praticata sin da piccoli. Anche in età avanzata, un corretto esercizio fisico mantiene il tono muscolare, la coordinazione dei movimenti e l'equilibrio, riducendo il rischio di cadute.

Va infatti ricordato che dopo una prima frattura il rischio di averne altre aumenta in modo esponenziale.

Stili di vita

Il secondo punto per prevenire l'osteoporosi è lo stile di vita. Evitare il fumo e l'assunzione di alcool, perché diminuiscono l'assorbimento del calcio; mantenere un peso corporeo ottimale evitando sia l'obesità sia la magrezza eccessiva; seguire una corretta alimentazione che preveda un adeguato introito di calcio e vitamina D.

Ma affinché la vitamina D funzioni è necessario altresì esporsi al sole. Infine, va evitata l'eccessiva assunzione di sale, perché facilita l'espulsione del calcio con le urine. Fondamentale, inoltre, la conoscenza e l'individuazione di fattori di rischio legati a specifiche malattie o terapie farmacologiche seguite, che possono facilitare la comparsa di osteoporosi, così come l'esistenza di ereditarietà (osteoporosi e/o fratture in famiglia).