La sconfitta subita dalla Juventus a favore del Milan nella gara disputata domenica sera aveva offerto all’Inter una ghiotta opportunità per rosicchiare dei punti alla capolista e rilanciarsi nella lotta per la conquista dello scudetto. I nerazzurri invece nel posticipo del Lunedì sera in programma a Parma hanno ceduto l’intera posta ai ducali confermando di non attraversare un momento particolarmente brillante avendo ottenuto solo 1 punto nelle ultime 3 partite. Dopo l’impresa compiuta espugnando lo Juventus Stadium gli uomini di Andrea Stramaccioni hanno rallentato la loro marcia e sono scivolati a 4 punti dai bianconeri venendo anche sorpassati dal Napoli e raggiunti dalla Fiorentina in terza posizione.

Il calo di rendimento del sodalizio meneghino è stato provocato da diversi fattori ma la causa principale risiede in un calo della condizione generale che ha limitato l’efficacia di parecchi interpreti dell’organico a disposizione di Stramaccioni. L’esempio lampante è dato da Diego Milito, decisivo e micidiale in fase offensiva fino alla sfida di Torino, abulico e poco pericoloso in seguito. Preoccupanti sono anche le troppe segnature incassate da una difesa che era stata uno dei punti di forza nella parte iniziale della stagione e che ha subito 6 reti nelle ultime sfide contro Atalanta, Cagliari e Parma. Probabilmente l’Inter sta accusando una minore brillantezza generale a causa di un calo fisiologico dovuto allo sforzo fisico e mentale fatto durante la lunga striscia vicente che l’aveva portata a un solo punto di distanza dalla Juventus.

Non bisogna poi dimenticare l’incidenza sulla crisi nerazzurra dei numerosi infortuni patiti nell’ultimo periodo dai giocatori dell’Inter. Particolarmente falcidiati sono stati la difesa e il centrocampo dove Stramaccioni aveva trovato la quadratura del cerchio ed è quindi stato costretto a stravolgere l’assetto della squadra.

In alcuni casi il tecnico nerazzurro ha anche dovuto utilizzare giocatori fuori ruolo, come ad esempio Walter Gargano in difesa, che hanno creato problemi di intesa andando a minare un meccanismo di gioco collaudato che aveva dato buoni frutti in termini di risultati e prestazioni. Sempre in tema di assenze non bisogna dimenticare la squalifica di Antonio Cassano che ha privato il reparto offensivo di uno dei suoi interpreti più in forma che con la sua fantasia e imprevedibilità consente spesso di creare la superiorità numerica potendo quindi mettere i compagni in condizione di battere a rete.

Come è noto spesso le partite di calcio vengono decise dagli episodi e in quest’ultimo periodo questi certamente non hanno sorriso al sodalizio di Massimo Moratti. Gli errori arbitrali durante la sfida di Bergamo e soprattutto nella gara interna contro il Cagliari hanno senza dubbio privato l’Inter di alcuni punti in classifica con i quali Zanetti e compagni sarebbero attualmente a ridosso della Juventus. Questo fattore non deve tuttavia far passare in secondo piano i problemi di condizione del gruppo interista che sono quelli più impellenti da risolvere e per i quali le prossime partite diranno chiaramente se sono stati superati oppure se si protrarranno più a lungo nel tempo.